La fiction “Liberi di Scegliere” proiettata alla Camera, Fico: “Nella lotta alla mafia tutti dobbiamo fare la nostra parte”

"Nella lotta alla mafia tutti dobbiamo fare la nostra parte. Una battaglia che si deve portare avanti su due fronti, reprimendo il fenomeno mafioso e lavorando sull'educazione e sulla cultura, dando ai piu' giovani che provengono dai contesti piu' difficili la possibilita' di scegliere". Cosi' il presidente della Camera Roberto Fico, nel saluto introduttivo alla proiezione del film 'Liberi di scegliere', che andra' in onda in prima serata oggi su Rai Uno. La pellicola e' stata proiettata oggi nell'auletta dei gruppi di Montecitorio, alla presenza del procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, dell'Ad Rai Fabrizio Salini, del presidente della commissione antimafia Nicola Morra, del sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomata' e di una parte del cast, tra cui Alessandro Preziosi, interprete del protagonista maschile Marco Lo Bianco. La storia racconta il tentativo di Lo Bianco, giudice del tribunale dei minori di Reggio Calabria, di sottrarre i ragazzi dal destino segnato dall'affiliazione alle cosche di ndrangheta. "La Rai e' sempre in prima linea su questo e deve fare un servizio pubblico pubblico di qualita'", ha ricordato Fico. Nella fiction il giudice applica un protocollo che prevede l'allontanamento del minore dalla Calabria e il decadimento della responsabilita' genitoriale non solo per il padre latitante ma anche per la madre. La deputata del Pd Enza Bruno Bossio, presente alla proiezione, ha depositato una proposta di legge che prevede questa possibilita'.

"Oggi alla Camera verrà proiettata la fiction 'Liberi di scegliere', prodotta dalla Rai, che tratta la delicatissima tematica dei figli di persone in stato di arresto per fatti di mafia. Alla televisione pubblica va sicuramente un plauso per aver deciso di affrontare la questione, ma ricordiamo anche che in Parlamento c'è una proposta di legge, di cui la sottoscritta è la prima firmataria, che punta a colmare il grave vuoto normativo esistente". E' quanto afferma la parlamentare del Pd Enza Bruno Bossio. "Sono stati gli stessi magistrati per i minori a porre in evidenza, durante una serie di audizioni svolte dalla Commissione parlamentare antimafia in Calabria alla fine di ottobre 2015, la necessità di trovare una linea univoca nella direzione della tutela minori esposti alle logiche di inglobamento su cui i clan si sono retti sino ad oggi. Le leggi - afferma Bruno Bossio - devono tutelare tutti, ma in particolare coloro che non possono difendersi da soli, e soprattutto i minori ai quali la vita non ha concesso risorse familiari, culturali e ambientali idonee a garantire loro il diritto inviolabile a un sano sviluppo psico-fisico. Le Istituzioni hanno il dovere di mettere in campo tutte le iniziative necessarie per sostenere le nuove generazioni e di evitare, con azioni sinergiche, che queste subiscano passivamente la cultura della rassegnazione e della resa. Che l'esempio di Reggio, come da parere favorevole del Csm, diventi legge dunque. Solo così potrá compiersi la vera libertá dalla mafia".

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