La Calabria protagonista al Festival di Cannes: grande successo alla la premiere de "A Ciambra" di Jonas Carpignano

ciambra red carpetLa Calabria protagonista alla 70° edizione del Festival di Cannes. Un grande successo e il consenso della critica internazionale ha accolto, ieri, la premiere de "A Ciambra" di Jonas Carpignano. Dieci minuti di applausi e standing ovation alla Quinzaine de Realisateurs hanno acclamato Jonas Carpignano regista rivelazione in questa 70°edizione. Attesissimo dalla stampa internazionale il nuovo film dell'emergente regista italiano, sostenuto dal progetto Lu.Ca. Il protocollo d'intesa che ha dato il via alla collaborazione operativa cinematografica tra Basilicata e Calabria. "A Ciambra" ha convinto la critica e il pubblico della Quinzaine. "Carpignano interpreta il neorealismo del XXI"; "Un film totalmente rivoluzionario. Perchè non spiega, né banalmente mostra, ma realmente vive" sono solo alcune delle considerazioni della critica internazionale sulla pellicola ambientata in Calabria. Un lungometraggio che ha attirato l'attenzione del grande Martin Scorsese che ha coprodotto l'opera con la sua Sikelia Productions."Ho incontrato Scorsese durante il montaggio del film – racconta Jonas Carpignano – lui l'ha visto ed è stato incredibile. Perchè in seguito, parlando lungamente, mi sono reso conto che mi stava facendo una lezione sul mio film. Lui è straordinariamente preciso vede ogni aspetto e ogni dettaglio".

--banner--

Al centro della storia il quartiere rom Ciambra, a Gioia Tauro, la pellicola racconta la storia di Pio, un ragazzino rom della zona di Gioia Tauro. A quattordici anni beve, fuma ed è uno dei pochi in grado di integrarsi tra le varie realtà del luogo: gli italiani, gli immigrati africani e la sua gente. Pio segue ovunque suo fratello Cosimo, imparando il necessario per sopravvivere sulle strade della sua città. Quando Cosimo scompare le cose per Pio iniziano a mettersi male, dovrà provare di essere in grado di assumere il ruolo di suo fratello e decidere se è veramente pronto a diventare un uomo.

Jonas Carpignano, appena trentenne, nipote diretto del celebre regista italiano Luciano Emmer, di madre afroamericana e padre italiano ha vissuto e studiato in Italia e negli Stati Uniti. Attualmente vive e lavora come scrittore, regista e produttore a Gioia Tauro in Calabria dove fino ad ora ha diretto e prodotto due cortometraggi e due lungometraggi che hanno attratto le attenzioni anche del Sundance festival di Robert Redford. A distanza di due anni da "Mediterranea", il suo film di esordio alla Semaine de la Critique, il giovane regista italoamericano Jonas Carpignano torna a Cannes con il suo nuovo lumgometraggio. Il progetto è nato sul successo dell'omonimo cortometraggio che ha incantato Cannes nel 2014 (Semaine de la Critique) vincendo il Discovery Prize e ha ottenuto una menzione speciale ai Nastri d'Argento. La sceneggiatura del lungometraggio è stata sviluppata con l'aiuto della Cinefondation Residence du Festival du Cannes, del Torino Film Lab (che gli ha assegnato il premio Artè) e del Next Step Program della Semaine de la Critique. Il film oltre che il finanziamento del progetto Lu.Ca. ha ricevuto anche sostegno dal Mibact (riconoscimento d' interesse culturale per giovani autori) e di Rai Cinema. Stayblack productions che produce il film ha stabilito inoltre due accordi per la distribuzione internazionale, uno in Germania con la DCM Film Distribution (La Grande Bellezza, Carol), e l'altro in Francia con Haut et Court (Suburra, Citizen four).