A Carlopoli (Cz) il sindaco è anche presidente del Consiglio Comunale. L’opposizione insorge

fasciatricoloreIl gruppo consiliare di minoranza "Uniti per Carlopoli e Castagna" a guida del suo capogruppo Emanuela Talarico abbandona per protesta l'aula del consiglio comunale, chiedendo all'assemblea di eleggere al suo interno un presidente del consiglio idoneo a svolgere la propria funzione di organo super partes garante del rispetto del ruolo dei consiglieri, siano essi di maggioranza o di opposizione, nonché delle norme del regolamento Comunale. "La figura del Presidente del Consiglio comunale, ricordiamo a noi stessi, nasce proprio per evitare che il Sindaco, oggetto del controllo, fosse il soggetto preposto a regolare il funzionamento del Consiglio, organo controllore. Questo però poco interessa a chi ci amministra, ciò che veramente conta è concentrare intorno a se tutti i poteri amministrativi e politici.

Per l'ennesima volta è stato convocato un consiglio comunale d'urgenza per ratificare una delibera di giunta del 29 Settembre, per la quale c'era a disposizione tutto il tempo necessario per concordare la data e per dare la possibilità ai consiglieri di analizzare gli atti.

Il consiglio si apre con la lettera del consigliere Aiello, assente per motivi di lavoro, indirizzata al sindaco che ha preferito non darne lettura perché ritenuta troppo lunga (una sola pagina word). Nella missiva il consigliere Aiello sottolineava la costante e reiterata violazione dell'art.38 del TUEL. <<Ancora una volta – scrive Aiello - prendo atto, come avvenuto nelle precedenti sedute dei Consigli comunali, che il consiglio comunale odierno è stato convocato senza concordare una data con noi dell'opposizione. A tal riguardo ritengo tale comportamento dell'Amministrazione una forma di ostruzionismo alla nostra partecipazione. Un preciso intento di questa Amministrazione che sta cercando in tutti i modi di rendere vano l'operato del Gruppo "Uniti per Carlopoli e Castagna">>. Interviene per primo il consigliere Sacco: << Non vorremmo venire qui per alzare la mano come delle marionette ma per discutere di politica, cosa che, purtroppo, ci è stata resa impossibile, dal momento che vengono utilizzati questi trabocchetti, negandoci il tempo necessario per prepararci alle varie discussioni del consiglio. Lascio a voi lo svolgersi di questa ennesima farsa>>. Conclude il capogruppo Emanuela Talarico segnalando l'ennesima violazione delle regole che garantiscono il normale funzionamento del Consiglio Comunale. <<Le Convocazioni dei consigli avvengono senza nessuna organizzazione, del resto com'è gestita l'intera comunità, tutto lasciato all'improvvisazione, senza alcun piano di organizzazione. Con tale modus operandi non si permette ai consiglieri di erudirsi sulle questioni da affrontare. Ma ancor di più non è mai stata nemmeno convocata la conferenza dei capigruppo. Ci chiediamo a cosa serve un Consiglio comunale svuotato della funzione di organo di controllo politico-amministrativo. Nonostante questa giunta si faccia paladina della legalità e della trasparenza, nei fatti, non rispondendo ad alcuna richiesta o interrogazione dei consiglieri di minoranza, denota una mancanza di rispetto intollerabile nei confronti del Consiglio Comunale, massima istituzione politico-amministrativa>> <<Vista la prepotenza dell'attuale Sindaco, nonché Presidente del Consiglio, lasciamo che ... votino da soli>>.