Catanzaro, il consigliere regionale Sculco(CiR): “Valorizzare l'area centrale della Calabria”. Il 9 ottobre confronto pubblico

Il consigliere regionale lancia l'appello per sostenere lo sviluppo socio-economico delle province di Catanzaro, Vibo e Crotone."C'era una volta Insieme per tornare a contare! Area Centro-Calabria". È il tema su cui il gruppo consiliare alla Regione di "Calabria in Rete" invita a discutere ed a confrontarsi la città di Catanzaro capoluogo della Calabria, le sue istanze politiche, sociali, economiche e culturali. L'appuntamento è previsto per venerdì 9 ottobre con inizio alle 18 nella sala dell'hotel Guglielmo. La relazione di base è a cura della consigliera regionale Flora Sculco. "Mi auguro che possa aversi – spiega la capogruppo di "Calabria in Rete" – un dibattito a più voci, privo di pregiudiziali e ricco di proposte. Sono in corso importanti processi economici e sociali, incluso l'accorpamento di enti e presidi dello Stato, senza dimenticare l'introduzione del collegio elettorale regionale che vede assieme Crotone, Catanzaro e Vibo, che esigono una sintesi politica, per ridare una forte progettualità all'area baricentrica della Calabria uscita a pezzi dopo 45 anni di regionalismo deludente. Occorre pensare a come dare contenuti e slancio alle dinamiche di coesione economica e sociale ed a come fare esercitare un protagonismo politico ed istituzionale a Catanzaro capoluogo. È giunto il tempo, se si vuole che l'area baricentrica della Calabria esca dal cono d'ombra, di riflettere, come esige l'Europa, in una logica di rete che ci dia l'opportunità di realizzare proposte interessanti sul piano nazionale ed europeo. Una logica moderna - conclude Flora Sculco - che abbia come obiettivo lo sviluppo da realizzarsi integrando le eccellenze ed il capitale umano di cui disponiamo e badando ad un'utilizzazione sinergica dei tanti giacimenti culturali, ambientali, storici, turistici di cui l'area è ricca". All'iniziativa hanno già assicurato la partecipazione rappresentanti delle forze politiche, istituzionali, economiche, sociali e culturali nonché esponenti della società civile.