Lamezia Terme (Cz), la denuncia dell’associazione “Libera Voce”: “Mercato di via Botticelli è abbandonato”

"Se la città di Lamezia Terme necessita, senza ombra di dubbio, di dare una nuova immagine di sé cercando come prima cosa di risanare le casse comunali, è pur vero che questo obiettivo non può essere raggiunto tralasciando bisogni e situazioni che appaiono sempre più degradate. Quello a cui facciamo riferimento è la condizione in cui versa l'edificio che ospita il mercato comunale di via Botticelli, sito in Sambiase. Giungono sempre più numerose segnalazioni di cittadini e commercianti che quotidianamente si trovano ad affrontare un problema non irrilevante: la presenza di ratti. Sembra infatti che da qualche tempo siano presenti questi nuovi "ospiti" che, incuranti della presenza dell'uomo, girano in prossimità di tale edificio costringendo i commerciati a vigilare costantemente per evitare che questi si introducano al suo interno. Sono essi comunque, solamente l'ultimo dei tanti problemi che affliggono un edificio inaugurato da pochi anni (inaugurazione avvenuta nel non lontano 2011). I problemi di questa struttura sono di fatto innumerevoli: basti pensare che i servizi igienici sono guasti da mesi, l'illuminazione non funzionante, i muri presentano numerose infiltrazioni d'acqua, per non parlare della costante presenza di sacchetti di rifiuti depositati fuori dal mercato. Ad oggi basterebbero pochi interventi di ordinaria manutenzione per ripristinare al meglio la struttura (in parte non ancora utilizzata). Tuttavia, il perdurare di tale situazione comporterebbe per il nostro comune un notevole incremento dei costi andando ad intaccare ulteriormente una situazione economica già critica. Non può quindi l'attuale amministrazione permettere che la situazione persista ancora. Augurandoci che questa denuncia giunga a chi di dovere, sarà nostra premura agire in tal senso, speriamo davvero per l'avvenire che la nostra città riesca a fornire un'immagine più dignitosa, una dignità che negli ultimi anni sembra aver perso". Lo affermano Antonio Mastroianni e Valeria Maria Cimino, rispettivamente presidente e portavoce dell'associazione politico culturale "Libera Voce".