Centro per l'impiego di Catanzaro, Celi: "Parole di Montuoro stupiscono, emergenza attenzionata subito da Bruno"

"Provo una certa meraviglia nel leggere dello stupore del collega Antonio Montuoro in seguito alla visita del presidente della Provincia Enzo Bruno al Centro per l'impiego per verificare l'operato degli uffici. L'emergenza, che ha reso necessario il provvedimento straordinario con cui sono state trasferite delle unità lavorative per sopperire momentaneamente alla carenza di personale e autorizzato lo straordinario agli sportellisti per l'apertura pomeridiana, non risale all'inizio dell'anno ma si è acuita negli ultimi tempi in seguito allo smaltimento delle procedure per l'adesione al programma Garanzia e quelle relative ai precari della scuola". E' quanto afferma in una nota il consigliere comunale e provinciale Pino Celi.
"Un lavoro complesso che si aggiunge alle ordinarie funzioni dei Centri per l'impiego dove il personale, soprattutto per il programma Garanzia Giovani, ha visto incrementare in maniera esponenziale l'attività e il disbrigo delle pratiche in carico al settore con le procedure e i colloqui di orientamento per l'attuazione delle misure. Un'attività articolata, svolta non senza difficoltà, viste anche le tante criticità che questa amministrazione provinciale ha ereditato dopo anni di disagi gestionali – ha affermato Celi -. Senza dimenticare che negli ultimi cinque anni, in coincidenza proprio con l'amministrazione regionale di centrodestra targata Scopelliti, la percentuale dei disoccupati, e quindi l'accesso ai servizi del Centro per l'impiego, è drammaticamente aumentata. Un'emergenza che ha portato a misure straordinarie come Garanzia Giovani finalizzate proprio a venire incontro alle esigenze dei troppi ragazzi privi di concrete opportunità occupazionali. Su questo dovrebbero prioritariamente concentrarsi gli sforzi comuni di tutti i livelli istituzionali".
"Da consigliere provinciale delegato in materia di Lavoro e Formazione, Antonio Montuoro dovrebbe ben sapere che in seguito alla legge di riordino delle Province – la legge 7 aprile 2014, n. 56 cosiddetta "Delrio" - le competenze in materia di mercato del lavoro risultano essere, senza ulteriori specificazioni e modifiche, sottratte alle funzioni delegate in capo al nuovo Ente intermedio – sostiene ancora Celi -. Ma in attesa di ulteriori specificazioni nell'ambito di applicazione della normativa relativa al riordino, l'amministrazione provinciale di Catanzaro guidata dal presidente Enzo Bruno si sta sforzando di mantenere una elevata la qualità dei servizi relativi per la costruzione di un mercato del lavoro accessibile a tutti, dove le politiche per l'inclusione sociale e la promozione del lavoro possano diventare veicoli per lo sviluppo del territorio. Delle previdenti sollecitazioni di Montuoro che dovrebbero risalire all'inizio dell'anno, in realtà, non abbiamo notizia. Non pervenute. Al contrario del Piano per i servizi dell'impiego, lo stesso che il collega dice che la Provincia non ha redatto, che è stato presentato per tempo agli uffici competenti della Regione Calabria. Ma il delegato Montuoro non ne è conoscenza non tanto perché il presidente Bruno vuole "governare in solitudine senza rendere partecipi i consiglieri" - e il fatto che gli altri undici consiglieri provinciali sono informati di quello che accade nell'Ente - quanto perché il suddetto delegato preferisce non farsi coinvolgere dalla gestione collegiale esercitata dal presidente Bruno per rimanere fedele ai diktat dei leader del Partito di appartenenza. Esigenze politiche che spingono Montuoro ad attaccare il presidente mentre in molte occasioni pubbliche lo ha ossequiosamente ringraziato per il suo operato. Qual è il vero Montuoro? Quello degli attacchi sferrati sulla stampa in ogni occasione utile con la veemenza di chi risponde ad un comando, o quello pacifico e collaborativo dei ringraziamenti pubblici? Non vorremmo – conclude Celi - che Montuoro, affetto dalla sindrome di "Dottor Jekill e mister Hayde", rimanesse vittima di un disturbo della personalità tale da dissociarlo dalla realtà che lo circonda. Abbiamo già riconosciuto i primi sintomi".