Catanzaro, il 3 luglio le donne di “What Women Want” insieme per il terzo cantiere della legalità

Venerdì 03 luglio, alle 15,45, presso la sala Giunta della Provincia di Catanzaro, le donne dell'Associazione What Women Want si ritroveranno per il terzo Cantiere della Legalità con le amministratrici locali della provincia catanzarese per "fare Rete" e sostenere le donne impegnate nella amministrazione della cosa pubblica.

Iniziativa itinerante avviatasi nel mese di gennaio a Siderno, i Cantieri rappresentano, nell'intenzione delle promotrici, tappe di un percorso di sensibilizzazione e promozione sul tema attualissimo della legalità nelle Istituzioni rappresentative, di costruzione di una rete di collaborazione tra donne impegnate nell'amministrare territori non sempre immuni da interessi e condizionamento di tipo mafioso.

L'Associazione sostiene e promuove l' impegno delle donne in politica, costruendo percorsi di maggiore consapevolezza, alimentando la diffusione di un clima culturale di maggiore fiducia, lo scambio di esperienze, costruendo intorno alle donne elette una rete ideale di protezione e supporto.

Molte delle amministratrici che WWW ha già incontrato, infatti, hanno individuato proprio nell'isolamento uno dei problemi del loro ruolo in politica. Il rischio, sempre presente, è che la loro presenza nelle liste prima e nelle Giunte poi, sia di 'facciata' rispetto a ben altri equilibri. Molto partecipati finora i cantieri di Siderno e Pizzo, accanto a donne di grande esperienza, come Elisabetta Tripodi e Annamaria Cardamone, tante le giovani amministratrici presenti.

"Le donne elette in Calabria nelle ultime elezioni amministrative e chiamate a ruoli di responsabilità all'interno delle Giunte e dei Consigli sono in numero decisamente superiore a quello precedente. Paradigmatici di casi di Vibo Valentia e Lamezia.

Non sappiamo se si tratta di una autentica inversione di tendenza. Certo, il meccanismo della doppia preferenza, che finalmente sta entrando nella consapevolezza dell'elettorato e il ruolo dell'associazionismo femminile, che sta alimentando il dibattito e sostenendo la rappresentanza di genere con battaglie anche giudiziarie, hanno contribuito alla realizzazione di un risultato inedito in Calabria.

Ora si tratta di monitorare questo impegno e sostenerlo nel percorso di cambiamento avviato.

La Regione più dolente d'Italia ha raggiunto in questi giorni l'ennesimo diapason mediatico che richiama l'urgenza di cambiare verso e di rifondare, con l'aggiunta di nuove energie più credibili e meno logorate, le basi della rappresentanza elettiva e della partecipazione politica.

In un momento storico in cui in Calabria si deve avviare una battaglia etica dove l'autonomia e il rispetto dei poteri istituzionali deve convergere verso una rinascita della qualità e positività dei risultati, What Women Want vuole essere protagonista attiva sul territorio, individuando le risorse femminili, motivandole e facendole riappassionare alla buona politica che è ancora, lontano dagli sterili estremismi, l'unica strada per cambiare il mondo".