Quagliariello (Ncd) a Lamezia Terme (Cz): "Voto non avrà ripercussioni sul Governo"

"Sulle incandidabilità credo che si sia fatto un pasticciaccio brutto anche perchè si fa uscire l'elenco soltanto il venerdì prima del voto. Poi abbiamo una situazione nella quale non si capisce se alcuni candidati alla presidenza potranno governare o meno, soprattutto dopo la sentenza della Cassazione. C'è bisogno di una rinnovata certezza del diritto". Lo ha detto il coordinatore nazionale dell'Ncd, Gaetano Quagliariello, a Lamezia Terme per una iniziativa elettorale in vista delle Comunali.

"Le cose - ha aggiunto Quagliariello - devono essere fissate dalla legge. La politica è una cosa diversa dalla sociologia e dunque ci devono essere delle norme chiare. Bisogna evitare - ha concluso - cose come quelle a cui abbiamo assistito nelle ultime ore, con persone inserite in queste liste che invece sono state assolte in primo grado e che hanno sporto denuncia. È un quadro di incertezza che crea ancora confusione e più disaffezione e allontana la gente dal voto".

"Questo è un voto in sette regioni e non ci posso essere ripercussioni sul Governo. Tra le altre cose al Governo - ha aggiunto - ci sono forze che si presentano e che sono in schieramenti diversi ed in sette regioni su sette siamo alternativi al Pd. Il fatto è che noi siamo al Governo per completare le riforme ed evitare che il Paese finisca nel baratro durante la crisi economica".

Sul leader dei moderati poi aggiunge: "Nè Salvini e nemmeno Berlusconi. Il vecchio è morto. Per riunire i moderati bisogna finirla con l'avere il complesso dell'obelisco e mettersi al centro di ogni cosa. Il leader di questo schieramento, una volta fatta chiarezza e messi dei paletti - ha aggiunto - può e deve essere scelto dai cittadini. Oggi i partiti impongono questo. Le primarie non sono un dogma ma solo uno strumento utile. Credo che bisogna chiarire che si può essere alternativi a Renzi senza voler distruggere tutto. Poi - ha concluso - bisogna chiedere che l'Europa abbia un'anima ed essere più europeisti arrabbiati nei confronti di questa Europa e non chiedere meno Europa perchè i problemi che abbiamo avanti non si risolvono chiudendosi negli Stati nazionali, nè tantomeno nei localismi".

Un passaggio anche sul bonus Poletti: "Sulle pensioni il fatto che una sentenza ti dice che quel che è stato fatto non si poteva fare e ti crea un buco di bilancio di 14 miliardi, mette in evidenza come questo Stato abbia bisogno di essere riformato. È per questo - ha aggiunto - che noi non vogliamo lasciare il lavoro a metà. Siamo all'interno di questo Governo per tirarlo fuori dal tunnel della crisi e per chiudere le riforme. Sempre di più poi passeremo a costruire quell'alternativa che con Area popolare abbiamo già iniziato a costruire e vedrete che saremo la vera sorpresa di queste elezioni".

Ma soprattutto sul voto di scambio: "Credo che la politica deve riuscire a prendere distacco da queste cose. Fino a che sarà incalzata da queste vecchie pratiche, perderà terreno nei confronti dei cittadini anzichè acquisirlo. Poi - ha aggiunto - resta un atteggiamento che vale innanzitutto nei confronti dei propri avversari per cui le accuse devono essere provate. Però non c'è dubbio che la politica deve tornare a parlare di principi e non si può ridurre semplicemente a scambi e mercimonio".