Calcioscommesse, arresti domiciliari a ex dirigenti del Brindisi

Concessi gli arresti domiciliari ai tre pugliesi, ex dirigenti del Brindisi Calcio, fermati due giorni fa nell'ambito dell'inchiesta della Procura Antimafia di Catanzaro sulle presunte partite truccate dei campionati di Serie D e Lega Pro della stagione 2014-2015. Il gip del Tribunale di Bari Francesco Agnino non ha convalidato i fermi nei confronti dell'ex presidente e di suo figlio, Antonio e Giorgio Flora, e del direttore tecnico del Brindisi Calcio, Vito Morisco. Contestualmente ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. La decisione del giudice è stata presa dopo le udienze di convalida dei fermi che si sono celebrate stamattina nel carcere di Bari dove i tre sono detenuti dal 19 maggio. Antonio e Giorgio Flora, difesi dagli avvocati Raffaele Quarta e Gaetano Castellaneta, hanno risposto per circa due ore alle domande del giudice. Ha risposto anche Morisco, difeso da Gianluca Loconsole, ammettendo una delle due presunte combine contestate. Nei confronti dei tre il gip ha escluso i gravi indizi di colpevolezza con riferimento ai reati di associazione per delinquere aggravata dall'aver agevolato l'organizzazione mafiosa della 'Ndrangheta. Resta a loro carico, stando alla valutazione del giudice barese, l'accusa di frode sportiva. Sono due le presunte partite truccate contestate ai tre: Brindisi-San Severo del 30 novembre 2014, finita 2-1 e Pomigliano-Brindisi del 14 dicembre, finita 0-4. Le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Agnino hanno valore provvisorio. Gli atti saranno infatti trasmessi per competenza alla Procura di Catanzaro che dovrà, entro 20 giorni, chiedere la conferma degli arresti. (Ansa)