Lamezia Terme (Cz), la Cisl lancia la raccolta firme “Per un Fisco più equo e giusto”: ecco le proposte

Si è svolta questa mattina a Lamezia Terme la conferenza stampa della CISL Calabria per illustrare i contenuti della proposta di riforma fiscale su cui è già stata avviata la raccolta di firme per la presentazione di una legge delega di iniziativa popolare.

I punti fondamentali su cui si articola il progetto di legge di iniziativa popolare sono: bonus da 1000 euro, nuovo assegno familiare, fiscalità locale al servizio del cittadino, una imposta sulla grande ricchezza netta e riduzione dell'evasione fiscale. Obiettivo: dare più risorse a chi lavora, ai pensionati e alle aree sociali medio-basse, colpite da sette anni di crisi, perché – a giudizio della CISL - se non riparte un vigoroso ciclo di crescita la lacerazione sociale, ormai giunta a livello di guardia, può far crescere il conflitto sociale e la crisi della stessa democrazia".

In sostanza la CISL ritiene necessaria "una grande operazione redistributiva della ricchezza a favore delle aree sociali medio-basse per correggere la crescita esponenziale delle diseguaglianze che si è realizzata nell'ultimo quarto del secolo. La revisione del peso fiscale tra tasse centrali e territoriali ha l'obiettivo di ridurre le iniquità territoriali e l'aumento incontrollato della fiscalità locale: dal 2010 al 2013 le sole addizionali Irpef regionali e comunali sono cresciute di oltre il 33%. Infine, è indispensabile ripensare il fisco per la famiglia: solo l'1,5% delle famiglie italiane possiede una ricchezza superiore ad un milione di euro (40,5% della ricchezza totale, escludendo prima casa e titoli di Stato), mentre sono più di un milione le famiglie (su quasi 26 milioni) con una ricchezza pari o superiore a 500 mila euro, al netto della prima casa e dei titoli di Stato".

BONUS 1.000 EURO. La CISL propone l'introduzione di un bonus di mille euro annui per tutti i contribuenti con un reddito individuale fino a 40 mila euro e un bonus di ammontare ridotto e via via decrescente per chi ha redditi compresi fra 40 e 50 mila euro. Se i beneficiari del bonus degli 80 euro ammontano a 9,8 milioni circa, a godere del bonus proposto dal sindacato sarebbero 38,5 milioni.

NUOVO ASSEGNO FAMILIARE. Introdurre un nuovo strumento di intervento che superi, accorpandoli, gli attuali assegni familiari e le detrazioni per i figli (minorenni) e per il coniuge a carico, attraverso un nuovo sistema di detrazioni di imposta (Nuovo assegno familiare) che si alzi al crescere dei carichi familiari e si riduca all'aumentare del reddito.

FISCALITA' LOCALE AL SERVIZIO DEL CITTADINO. Adottare una nuova regolazione delle imposte e tasse locali che preveda un tetto complessivo di tassazione, collegando più chiaramente ciò che si paga alla fruizione dei servizi sul territorio. All'aumentare della fiscalità locale il cittadino deve ottenere una corrispondente riduzione del prelievo fiscale nazionale. La futura Local tax deve vedere l'esenzione della tassazione sulla proprietà della prima casa di abitazione, così come avviene attualmente per l'Imu e modulare i tributi in relazione all'effettiva fruizione dei servizi (ad esempio, la Tari andrebbe basata sulla produzione dei rifiuti, anziché sulla superfice dell'immobile).

UNA IMPOSTA SULLA GRANDE RICCHEZZA NETTA. Varare una imposta ordinaria sulla grande ricchezza netta che cresca al crescere della ricchezza mobiliare e immobiliare complessiva, con l'esenzione totale sugli imponibili delle famiglie fino a 500.000 euro di ricchezza, con l'esclusione da tale computo della prima casa di abitazione e dei titoli di Stato. L'imposta andrebbe a colpire l'ammontare complessivo dei valori mobiliari ed immobiliari con aliquote crescenti su diversi scaglioni di valore, dai 500 mila euro in su, con aliquota massima per gli scaglioni di ricchezza superiori al milione di euro.

RIDURRE L'EVASIONE FISCALE. Rafforzare le sanzioni amministrative e penali, aumentare i controlli, migliorare la tracciabilità dei pagamenti e l'utilizzo delle carte di credito (senza costi aggiuntivi per le famiglie). Introdurre meccanismi di contrasto di interesse che consentano a chi compra di portare in detrazione la relativa spesa, facendo emergere il fatturato oggi occultato. Secondo i nostri calcoli l'insieme delle misure avrebbe un costo di circa 39 miliardi: risorse che potrebbero essere trovate dai fondi destinati al bonus per gli 80 euro, dalla imposta patrimoniale, dalla lotta all'evasione, da una revisione delle agevolazioni fiscali, dalla rimodulazione degli assegni familiari e dalle nuove misure di contrasto di interesse.

A sostegno di questa proposta la CISL calabrese sta avviando una grande campagna di mobilitazione che coinvolgerà lavoratori e pensionati, donne e giovani.

L'obiettivo è quello di raccogliere 50.000 firme in Calabria e per questi motivi è in programma una grande campagna di mobilitazione con iniziative pubbliche nelle piazze della Calabria con banchetti e momenti di approfondimento a cui parteciperanno dirigenti, quadri e operatori della CISL.