Catanzaro, Guerriero (Psi-Pse) sfida il presidente del consiglio comunale: "Caedamone si avventura in perigliosi discorsi"

"Il presidente del consiglio comunale di Catanzaro, Ivan Cardamone, presta troppa attenzione alle favole e alle mia figura, preoccupandosi di una possibile prospettiva futura per il mio percorso politico". Ad affermarlo Roberto Guerriero, Consigliere comunale Psi-Pse.

"Lasciandoci quasi illudere che possa porsi presto il problema dell'individuazione del candidato sindaco del centrosinistra perché saremmo costretti a trovarci davanti all'ennesimo voto anticipato – continua -. Si avventura per perigliosi percorsi che non solo non conosce ma non dovrebbe nemmeno avventurarsi nell'individuare. Ognuno dovrebbe mettere conto in casa propria, in questo caso l'erba del vicino non dovrebbe interessare. La presa di posizione sostegno del presidente della Provincia Enzo Bruno ha a che fare con il rispetto dell'istituzione, che con il proprio voto i socialisti al Comune di Catanzaro hanno sostenuto e quindi ritengono coerente supportare, e non del ruolo collaterale di segretario provinciale del Pd. Un rispetto e un impegno per l'istituzione che significa interesse per le comunità amministrate e per il bene comune che abbiamo cercato di non far mancare anche al sindaco Abramo, quelle poche volte che si è messo nelle condizioni di avviare un dialogo serio con le minoranze. In merito all'organizzazione dei lavori del consesso, Cardamone dice di aver già condiviso e concordato con me, vicepresidente dell'assemblea, la calendarizzazione dei lavori, le date e gli argomenti delle prossime discussioni del Consiglio, ma senza il coinvolgimento degli altri capigruppo questo non è sufficiente per sostenere di aver rimesso in moto la macchina dell'aula rossa. E' proprio quello il luogo del confronto, irragionevolmente silenziato, dove eventualmente "mangiare" gli avversari a colpi di argomentazioni, come spesso mi capita senza temere assunzioni di responsabilità, quelle che si addicono agli amministratori seri e coscienziosi, alla cui razza cerco di appartenere con il mio operato quotidiano".