Il Ministro Lanzetta: "Prossimo presidente della Repubblica conosca storia e radice cristiana dell'Italia"

"Fra pochi mesi saremo chiamati ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica. A causa della crisi della politica e dei partiti, nel corso degli anni la sua funzione equilibrante e di garante della Costituzione è diventata sempre più importante. E' necessario pertanto che – donna o uomo che sia – egli sia una persona libera, colta, innamorato dell'Italia e della sua storia, in sintonia con gli Italiani che hanno sempre amato e rispettato la sua figura e il suo ruolo. Un presidente che conosca la storia e la radice cristiana della nostra nazione, cosciente della necessità del rinnovamento nel rispetto della tradizione, del senso dei luoghi e della grande storia culturale e ambientale che ci rappresenta nel mondo. Un presidente che eserciti il suo legittimo potere istituzionale allo stesso modo di come si legge una poesia del poeta preferito." Lo ha detto il Ministro agli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta intervenendo ieri a Lamezia Terme all'apertura del nono anno della Scuola di Dottrina Sociale della Chiesa promossa dal Vescovo di Lamezia Mons. Luigi Cantafora.

La Lanzetta ha sottolineato l'esigenza per la Calabria di "superare il vecchio modello basato sull'assistenzialismo e sulla distribuzione di benessere che arriva dall'alto" e di costruire un nuovo modello di sviluppo sociale ed economico "partendo dalla valorizzazione della nostra identità come segno di appartenenza ad un popolo che deve diventare cittadinanza impegnata, riflessiva, consapevole e unita in vista di un obiettivo o un progetto comune."

Per l'esponente del governo Renzi, la Dottrina Sociale della Chiesa rappresenta "una porta che apre al bene comune, fine ultimo della vita politica". E' essenziale – ha aggiunto il Ministro – "la presenza nel mondo politico di persone che siano guidate da valori chiave: democrazia, libertà, dignità della persona, solidarietà, partecipazione, lavoro, legalità. Ma per far questo occorre formare una nuova classe dirigente politica che scommetta sulla preparazione dei giovani, incoraggiandoli ad occuparsi del bene comune, a dedicarsi allo studio, a disporsi con atteggiamenti di apertura verso il futuro, ad essere riferimento affidabile per i cittadini, per imparare a fare politica senza compromessi morali, a rafforzare il senso della legalità e delle istituzioni, ad anteporre sempre gli interessi collettivi a quelli di partito".