Beni per 8mln sequestrati ad Antonio Gallo, ritenuto l'imprenditore dei Giampà

DIAGli investigatori della Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro stanno sequestrando, ai sensi della legislazione antimafia, beni per un valore complessivo di circa 8 milioni di euro, all'imprenditore lametino Antonio Gallo, ritenuto in affari con la cosca della ndrangheta Giampà.

Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal Tribunale di Catanzaro – Sezione Misure di Prevenzione, a conclusione del procedimento di prevenzione a carattere patrimoniale, avviato su proposta del Direttore della D.I.A., al termine di complesse indagini che avevano consentito alla D.I.A. catanzarese di arrestare l'imprenditore interessato, perché ritenuto in affari con la cosca della ndrangheta Giampà.

UN provvedimento frutto di articolate indagini patrimoniali a cura della sezione operativa di Catanzaro, che hanno interessato un arco temporale compreso tra il 1998 ed il 2013. Il patrimonio oggetto del provvedimento comprende quote societarie, rapporti finanziari, attività commerciali, nonché beni mobili ed immobili.

Il gip distrettuale catanzarese, avallando gli esiti investigativi dell'operazione, nell'ambito della quale era emerso sia la sproporzione tra i redditi dichiarati ed il tenore di vita del nucleo familiare si ala "pericolosità sociale" qualificata del soggetto, ha disposto, inoltre, il sequestro preventivo delle quote societarie e dell'intero compendio aziendale della "GA.MA s.a.s." e della ditta individuale "Gallo Antonio"

Gallo era stato arrestato, insieme ad altri indagati, a maggio dello scorso anno per associazione a delinquere di stampo mafioso nell'ambito dell'operazione della Dia chiamata "Piana", grazie alla quale gli investigatori della Dia di Catanzaro hanno ricostruito,mediante l'analisi delle dichiarazioni rese da noti collaboratori di giustizia del comprensorio lametino, la fitta rete di interessi economici che hanno legato alcuni ambienti dell'imprenditoria alla locale criminalità organizzata.