Lamezia Terme (Cz), svolto il convegno "Nuove prospettive per i sociologi calabresi dopo il riconoscimento dell'ANS da parte del Ministero della Giustizia"

"Nuove prospettive per i sociologi calabresi dopo il riconoscimento dell'ANS da parte del Ministero della Giustizia".

Questo il tema del convegno dell'incontro che a Lamezia Terme, nei locali del Grand Hotel ha visto riunito i sociologi calabresi iscritti all'ANS.

Relazione del presidente sull'attività dell'ANS Calabria; tesseramento anno in corso e posizione soci morosi; progetti professionali con Enti pubblici e privati sonon stati gli argomenti all'ordine del giorno del Direttivo Regionale alla presenza dei dirigenti dipartimentali e degli associati; a portare il saluto del sindaco della città, Gianni Speranza.

Nella relazione introduttiva, il presidente dell'ANS Calabria, Antonio Latella, ha ricordato come dal congresso di Pizzo dello scorso anno l'impegno del direttivo in carica ha consentito all'associazione di uscire da una fase di grande confusione che l'aveva costretta segnare il passo.

"Ora – ha proseguito Latella - ripartiamo da Lamezia dopo il riconoscimento ottenuto dall'ANS da parte del Ministero della Giustizia che, con un decreto, assieme ad altri sodalizi, l'ha inserita, applicando una direttiva comunitaria recepita dal nostro Paese, nell'elenco delle Associazioni non regolamentate, cioè sprovviste di ordine. Si è concluso così un iter che i vertici dell'Associazione Nazionale Sociologi, con il presidente Pietro Zocconali e con il segretario Antonio Polifrone, hanno seguito con passione e con certosina pazienza. Un percorso lungo, complesso e travagliato che ha dovuto fare i conti con lobby, diffidenze, interessi corporativi e con una burocrazia sempre meno disposta a perdere vecchi e nuovi privilegi che rappresentano un ostacolo al cambiamento del Paese". Latella ha auspicato che la Calabria diventi un "laboratorio nazionale per dibattere le problematiche che investono il Paese, per ricercare quei correttivi in grado di limitare gli effetti disastrosi prodotte dalle dinamiche del nostro tempo". Un laboratorio con sede a Lamezia Terme.

A ribadire il concetto dei nuovi scenari che disegna il riconoscimento dell'ANS da parte del Ministero della Giustizia Maurizio Bonanno, secondo il quale: "Il Decreto Ministeriale rappresenta un'importante e doverosa e doverosa identificazione di una figura, quella del sociologo appunto, fondamentale nello studio della società e dei suoi mutamenti, nella ricerca, nella formazione, nella scuola, nella sanità, nell'analisi del contesto territoriale, che diventa indispensabile anche nelle azioni, pubbliche o private, finalizzate allo sviluppo economico".

Franco Caccia ha ricordato come oggi i sociologi siano chiamati ad una nuova sfida: "superare lo stereotipo di una disciplina, per lo più sconosciuta o, nella migliore delle ipotesi utile per avere qualche aiuto nella codifica dell'esistente".

Forte nei contenuti l'intervento di Mario Catroppa, che, inoltre, con grande sensibilità ha invitato i presenti a ricordare due pionieri della sociologia calabrese, Vincenzo Pileggi e Venturino Coppoletti: un momento intenso di sincera commozione che ha coinvolto tutti.

Momento formativo della riunione di Lamezia Terme, è stato il dibattito scaturito dalla successiva presentazione del libro "Le quattro giornate di Catanzaro" scritto da Alessandro De Virgilio.

Ad introdurre i lavori, lo stesso Maurizio Bonanno che ha poi dato la parola a Francesco Rao, il quale ha presentato il volume di De Virgilio, attraverso il quale: "Ci consegna una ricerca meticolosa tra archivi e rassegna stampa storica. L'impianto storicistico – ha aggiunto Rao - ha il pregio di mantenere la complessità del tema pur nella semplicità di linguaggio e linearità delle argomentazioni. Un lavoro che copre un buco storico parlando con cognizione di causa.

In questo suo volume, Alessandro De Virgilio – è stato sottolineato ancora - esamina le cause socio-economiche e politiche della rivolta che, nonostante le testimonianze di ordine e contenutezza, sfociò in un attacco violento della celere. De Virgilio ricostruisce i fatti di quella che venne considerata una vera e propria aggressione, così come vile e oltraggiosa fu definita la decisione della commissione Affari Interni nell'accantonare, in seguito al fermento della cittadinanza di Reggio Calabria, la relazione Donatini-Molinaroli che legittimava nel ruolo di capoluogo Catanzaro, rinviando la decisione al Parlamento.

I successivi interventi del Presidente Antonio Latella e della vice presidente dell'ANS Calabria, Maria Rita Mallamaci, hanno arricchito di contenuti l'incontro.