Catanzaro, Usb su sorveglianti idraulici: "Regione non calpesti i lavoratori"

"A quasi un mese di distanza dal primo sit-in presso la sede di Calabria Verde presso il Centro Commerciale "Le Aquile" a Catanzaro, I Sorveglianti idraulici non hanno ancora ricevuto le mensilità di Giugno e Luglio 2014 oltre a tre mensilità arretrate riferite agli anni 2012 e 2013". E' quanto si legge in una nota della Usb.

"Per tale ragione, lanciamo un appello all'intera G.R. affinché non si ritardi ulteriormente nella convocazione, per sbloccare almeno le mensilità del 2012 e 2013 finite come "Debiti Fuori Bilancio".Il Decreto è stato regolarmente emesso dal Dipartimento LL.PP. lo scorso 14 agosto, per cui occorre inserire tale pagamento, frenato dai limiti del "Patto di Stabilità" come priorità assoluta per la liquidazione per consentire a questi lavoratori e alle loro ridotte allo stremo di "respirare".
Stiamo vivendo un periodo assai complicato per cui, tralasciando ogni ragionamento o "tecnicismo" politico, facciamo appello al senso di Responsabilità e alla sensibilità dell'intera G.R. affinché si riunisca presto per sbloccare i pagamenti pregressi di questi lavoratori.
"Una situazione alquanto paradossale" che di fatto ha provocato la quasi interruzione dell'unico servizio pubblico essenziale tra le funzioni contenute nell'art. 4 della L.R. 25/2013 che istituisce Calabria Verde. Per questo motivo, dopo aver proclamato lo stato di agitazione, lo sciopero, e la revoca grazie all'intervento del Sig. Questore che ha interagito con Sua Eccellenza il Prefetto per convocare celermente il tavolo di "Raffreddamento" alla presenza di tutti i soggetti interessati, vogliamo auspicare che almeno gli stipendi arretrati vengano sbloccati celermente.
Ricordiamo che l'Azienda Calabria Verde, ha regolarmente pagato le spettanze 7.759 dipendenti, omettendo di riconoscere le retribuzioni maturate soltanto ai dipendenti del Servizio Regionale di Sorveglianza e Monitoraggio della rete Idrografica. Le responsabilità date alle regioni con la L. 365/2000 stabiliscono tassativamente che ogni anno le stesse regioni devono provvedere a stanziare le somme necessarie all'effettuazione del servizio in modo continuo, quindi non riusciamo veramente a comprendere come un'Azienda nata per occuparsi di forestazione e territorio con la L.R. 25/2013 e l'assessorato competente non si siano preoccupati di garantire la copertura ricorrendo all'anticipazione di cassa, effettuata solo per altri settori. Come si può pensare di "incensare" all'avvio dell'Azienda tale servizio come "fiore all'occhiello", e poi ridurre i dipendenti alla fame?! L'ulteriore paradosso è generato dall'impossibilità di interrompere il servizio che viene rispettato solo dai lavoratori in quanto, in condizioni assurde, viene espletato con le autovetture degli stessi dipendenti che da mesi però non percepiscono i rimborsi chilometrici e gli stipendi correnti, oltre alla totale incertezza per il futuro in quanto non esiste "copertura" economica in Bilancio fino a dicembre. Come O.S. intendiamo restituire tranquillità e dignità a questi lavoratori, dialogando con chi vuole ripristinare questa assurda situazione e opponendoci con tutti i mezzi contro chi vuole affossare un Servizio fondamentale per la nostra Regione maltrattando e calpestando i lavoratori".