A San Sostene (Cz) la 'ndrangheta votò lista che ottenne oltre l'89% dei voti

votazioni new4La cosca Procopio-Mongiardo, al centro dell'operazione della polizia che ha portato in carcere, questa mattina, venti persone, avrebbe condizionato le elezioni comunali a San Sostene, centro in provincia di Catanzaro, nel maggio del 2011. E il risultato finale è stato bulgaro, con la lista vincente che ha ottenuto l'89,26 per cento. I fatti sono stati evidenziati nel corso della conferenza stampa che si è svolta a Catanzaro, alla presenza del questore, Vincenzo Carella; del procuratore Vincenzo Antonio Lombardo; del capo della Mobile, Rodolfo Ruperti. Nello specifico, il condizionamento del risultato elettorale sarebbe stato portato avanti da Gerardo Procopio, arrestato oggi. Sarebbe stato lui a attuare ogni azione necessaria per sostenere la lista guidata dall'attuale sindaco, Patrizia Linda Cecaro. Secondo gli inquirenti, "preso atto dell'impossibilità di ricandidare il sindaco uscente, giunto alla seconda legislatura, la scelta fu quella di sostenere la lista capeggiata dalla donna, in continuità con l'amministrazione uscente, a patto, come è stato evidenziato in una intercettazione, che la stessa avrebbe proseguito la linea della maggioranza uscente». Il risultato fu netto, dal momento che alla lista di Cecaro andarono l'89,26 per cento dei voti. E che la vittoria sarebbe stata schiacciante lo avevano capito anche gli avversari. Al punto che, come ha riferito il procuratore Lombardo, in un'intercettazione una candidata della lista avversaria "affermò di non essersi nemmeno votata, ma di essere preoccupata che la larga vittoria di quelli che dovevano essere gli avversari avesse potuto essere notata come un' anomalia". Un risultato, quello di San Sostene, che, come ha ricordato lo stesso procuratore, "venne evidenziato anche da molti articoli di stampa, essendo tra le vittorie più rilevanti ottenute a livello nazionale". "L'obiettivo di Procopio - è scritto nell'ordinanza - era quello di proseguire nell'esercitare un'azione di controllo dell'amministrazione comunale, per mantenere le condizioni preesistenti a suo vantaggio". Lombardo non ha affrontato il tema delle possibili ripercussioni sull'amministrazione comunale, di competenza della Prefettura che dovrà valutare se insediare la Commissione di accesso al Comune di San Sostene. Sempre per quanto riguarda i condizionamenti della cosca nei confronti degli enti locali, nell'ordinanza è anche riportato un episodio secondo il quale, durante un colloquio in carcere con i congiunti, il boss Mario Mongiardo, avrebbe avanzato la richiesta di rivolgersi al sindaco di Sant'Andrea Apostolo dello Jonio per chiedere l'assunzione del fidanzato della figlia, Francesco Ranieri, 28 anni, anch'egli finito in carcere oggi. Non è chiaro se la richiesta sia stata poi realmente avanzata. (Agi)