Traffico di armi, tentato omicidio, minacce ed estorsioni: venti arresti sui Procopio-Mongiardo

polizia3Venti persone sono state arrestate dalla Polizia di Stato di Catanzaro su disposizione della Procura distrettuale antimafia, con l'accusa di appartenere alla cosca mafiosa Procopio-Mongiardo operante nei Comuni del basso versante ionico catanzarese e federata alle famiglie Gallace di Guardavalle e Gallelli di Badolato. Secondo l'indagine "Hybris", la cosca controllava un traffico di armi attraverso un canale di approvvigionamento che passava per alcuni calabresi residenti in Svizzera: gli indagati rispondono anche di associazione mafiosa ed estorsioni e danneggiamenti a carico di imprenditori e commercianti.

A uno dei capi della cosca viene pure contestato di aver posto in essere minacce, aggravate dalla metodologia mafiosa, contro il corrispondente di una diffusa testata giornalistica per costringerlo a non pubblicare articoli riguardo alla sua famiglia di appartenenza.

Le indagini hanno riguardato anche il tentato omicidio di Antonio Gullà, 47 anni, colpito in un agguato a Soverato (Catanzaro) nell'ottobre 2010, in quanto "azionista" della contrapposta cosca Sia-Procopio-Vallelunga.