Welfare: il Comune di Soverato stoppa le rette. L'assessore Gallo: "Atteggiamento incomprensibile: a rischio servizi e posti di lavoro"

«E' incomprensibile l'atteggiamento di chi ha sempre sostenuto la pseudoriforma del welfare ed ora, nonostante la Regione abbia fatto per intero la sua parte, si rifiuta di osservarla, ponendo a rischio servizi e posti di lavoro».

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Così l'assessore regionale al welfare Gianluca Gallo commenta la decisione del Comune di Soverato, capofila dell'omonimo ambito, di non garantire, a partire dal primo Luglio, la copertura delle rette degli utenti assistiti dai centri operanti nel territorio di riferimento. «Pare che la posizione del Comune – spiega Gallo - sia dettata dall'esigenza di ricevere dall'assessorato chiarimenti e direttive. In realtà, premesso che l'assessorato non è certo legittimato a fornire direttive tecnico-giuridiche, v'è da dire che il Dipartimento competente, attraverso il Settore Servizi Sociali, già ai primi di Giugno aveva fornito ogni utile informazione e ragguaglio». Aggiunge l'assessore: «Da un punto di vista istituzionale, la posizione assunta dal Comune di Soverato pare fuori luogo, se sol si considera che proprio per definire ogni questione afferente l'attuazione della deformante riforma del welfare è già in programma, da giorni, uno specifico incontro coi Comuni capiambito, in programma nella giornata del 2 Luglio». Da un punto di vista prettamente politico, prosegue Gallo, «la decisione assunta appare essere invece pretestuosa e strumentale: da sempre andiamo sostenendo che la Dgr 503 presenta lacune ed anomalie da correggere, e per questo siamo stati oggetto di attacchi e polemiche, finendo addirittura con l'essere accusati di voler privilegiare oscuri poteri forti. Adesso, invece, chi quella riforma ha difeso, la blocca inopinatamente, mettendo a repentaglio sia i cittadini sia gli operatori del comparto». Chiosa l'assessore Gallo: «Mi auguro si tratti di semplici errori di valutazione, destinati a venir meno già in occasione del richiamato incontro del 2 Luglio. Ad ogni modo, alla luce della situazione determinatasi, attraverso il Settore Servizi Sociali, la Regione ha già chiarito la vicenda: le competenze sono state trasferite ai Comuni ai quali, di recente, sono state anche trasmesse le somme necessarie, nella misura del 60% dell'importo annuo preventivato per il 2020. Da qui, pertanto, l'invito al Comune di Soverato a voler assumere tutte le determinazioni necessarie, nell'attesa di addivenire a quella radicale revisione della pseudoriforma del welfare, i cui limiti oggettivi, da noi sempre segnalati, iniziano adesso ad emergere pericolosamente per la tenuta del sistema».