"Con un atto di prevaricazione e disattendendo illegittimamente le disposizioni nazionali, la presidente della Regione Calabria Jole Santelli emana un'ordinanza che dispone l'apertura dei bar e ristoranti con tavoli all'aperto". E' quanto afferma Pasquale Cutrì, vice presidente dell'Associazione "Uniti per Fronti e per Lamezia".
"L'Italia piange le sue vittime e stiamo vivendo una pagina della nostra storia che non dimenticheremo mai. La posizione del governatore Santelli, bocciata da gran parte dei sindaci calabresi che hanno deciso di non rispettarla e di attenersi al dpcm, ha un'esclusiva finalità politica e propagandistica, dal momento che il presidente del consiglio Conte – spiega Cutrì - ha già annunciato, a partire dalla 'fase due', una graduale ripresa delle attività nel nostro Paese a condizione di osservare rigorosamente le norme di sicurezza e di continuare a mantenere il distanziamento sociale". "Proprio per tali ragioni – aggiunge Cutrì - non ha alcuna giustificazione il comportamento assunto dal presidente della Regione Calabria, irriguardoso dei numerosi sacrifici che, fino ad oggi, hanno compiuto operatori sanitari e cittadini. Anche i medici calabresi hanno manifestato la loro contrarietà alla posizione assunta dal presidente della Regione Calabria che, a questo punto, ci auguriamo possa ritirare l'ordinanza che, tra i grandi centri calabresi, ha avuto un timido riscontro solo nella città di Cosenza". "Non è oltremodo ammissibile – sottolinea - che una ordinanza di tale importanza venga emanata in tarda serata per poi essere applicata alle prime luci dell'alba. La gravità della situazione richiede ben altri tempi".
--banner--
"I buoni risultati ottenuti dalla Calabria nel contenimento del virus – conclude Cutrì – non autorizzano fughe in avanti e decisioni arbitrarie che non tengono conto dei pareri della comunità scientifica e si discostano dalle disposizioni del Governo".