Online da oggi l'archivio del Pci di Nicastro, digitalizzato dall'ICSAIC in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica della Calabria

Al termine del lavoro di digitalizzazione dell'Archivio PCI di Nicastro, che va dal 1944 al 1983, l'ICSAIC mette online, a disposizione degli studiosi della storia politica della nostra regione, tutta la documentazione del Partito Comunista Italiano – Sezione di Nicastro, che consiste in 128 fascicoli, raccolti in 16 buste, e strutturato in 14 serie.

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"Un'operazione, questa, speriamo utile - è scritto in una nota dell'Istituto per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea che ha sede all'Unical - a chi vorrà indagare le vicende politico-amministrative della Calabria e in particolare di Nicastro e poi Lamezia Terme, resa possibile grazie a un finanziamento proveniente dalla Legge 205/2017 (Archivi movimenti politici e organismi di rappresentanza dei lavoratori)".
Il progetto è stato seguito e monitorato dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Calabria, guidata dalla dottoressa Ada Arillotta, che ha collaudato i lavori di digitalizzazione curati da Bruno Pino, dirigente ICSAIC, eseguiti nel corso di quest'anno, conformemente ai dettami tecno-scientifici della medesima Soprintendenza.
Il fondo messo online - circa 14 mila immagini confluite in PDF -, oltre a consentire ad un vasto pubblico di utenti la fruizione dei documenti comodamente da casa, confluirà – fa sapere ancora l'ICSAIC - nel Portale SIUSA (Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche) e negli Archivi MiBACT "Per non dimenticare".
Nella scheda presente sul sito (www.icsaicstoria.it) riguardante l'archivio PCI ci sono tutti i dettagli relativi al fondo, la sua storia archivistica, e quella della sezione del PCI. Nella stessa scheda sono elencati i collegamenti web che rimandano ai diversi fascicoli del fondo.