Lamezia Terme (Cz), Tari sempre più cara: penalizzate le imprese calabresi

La tassa rifiuti TARI continua a rappresentare un peso insostenibile e spesso ingiustificato, se si considerano le iniquità che la caratterizzano per le imprese del nostro territorio. È quanto emerso dall'incontro regionale organizzato da Confcommercio Calabria dal titolo "CaraTari. Quanto mi costi?" svoltosi oggi a Lamezia Terme presso la sede di Unioncamere Calabria.

Dai dati raccolti dall'Osservatorio Tasse Locali di Confcommercio Calabria - strumento permanente dedicato alla raccolta e all'analisi di dati e informazioni sull'intero territorio relative alla tassa rifiuti (TARI) pagata dalle imprese del terziario - si conferma la continua crescita della tassa sui rifiuti, nonostante una significativa riduzione nella produzione dei rifiuti stessi, e i divari di costo tra medesime categorie economiche, sempre a parità di condizioni e nella stessa provincia.

Si evidenzia come in Calabria i settori della ristorazione e del commercio siano quelle più sofferenti, in particolare: Ortofrutta, pescherie, piante e fiori, pizza al taglio, ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, mense, pub, birrerie, bar caffè e pasticcerie.

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I dati dell'Osservatorio confermano che la tari continua a rappresentare per le nostre imprese un costo penalizzante, ingiustificato e gravoso.

Bisogna, dunque, applicare con più rigore il criterio dei fabbisogni e dei costi standard nel quadro di un maggiore coordinamento tra i vari livelli di governo, ma soprattutto è sempre più urgente una profonda revisione dell'intero sistema che rispetti il principio europeo 'chi inquina paga' e tenga conto delle specificità di determinate attività economiche delle imprese del terziario al fine di prevedere esenzioni o agevolazioni.

"I dati dell'Osservatorio sono la conferma di quanto le nostre imprese siano penalizzate da costi dei servizi pubblici che continuano a crescere in modo ingiustificato. È sempre più urgente una profonda revisione dell'intero sistema che rispetti il principio europeo 'chi inquina paga' e tenga conto delle specificità di determinate attività economiche delle imprese del terziario al fine di prevedere esenzioni o agevolazioni. In due parole, meno costi e meno burocrazia per liberare le imprese dal peso delle inefficienze locali di gestione" ha dichiarato Klaus Algieri Presidente di Confcommercio Calabria.

Sulla stessa linea di pensiero i presidenti di Confcommercio Calabria Centrale, Pietro Falbo e di Confcommercio Reggio Calabria, Gaetano Matà che hanno preso l'impegno di sensibilizzare i comuni delle proprie aree di competenza a rivedere i livelli di tassazione che gravano enormemente sullo sviluppo delle imprese.