Celebrazioni San Vitaliano a Catanzaro, il vescovo Bertolone: “Amministratori si impegnino per i cittadini”

"San Vitaliano aveva accettato il suo ministero come servizio sacrificandosi e sopportando falsita', ingiurie e persecuzioni, pur di tutelare il bene e la pace del suo popolo. Egli invita tutti, in particolare gli amministratori, a mettere da parte i propri interessi e ad impegnare tempo e forze per il bene della cittadinanza". A dirlo e' stato l'arcivescovo di Catanzaro mons. Vincenzo Bertolone nella sua omelia pronunciata nella Basilica dell'Immacolata di Catanzaro per la solennita' di San Vitaliano, Patrono della citta' capoluogo e della diocesi. "Cio' - ha proseguito il presule - favorira' il nascere o l'irrobustirsi del senso civico, della compartecipazione alla vita pubblica e del dinamismo con cui gruppi e persone, distinti per cultura, appartenenza, competenze, possono concorrere a costruire la comunita' di Catanzaro. Lasciamoci orientare dalla luminosa figura di san Vitaliano e cerchiamo con grande senso di responsabilita' di essere uomini e donne luminosi e illuminanti. Lasciamoci inondare dalla luce di Cristo e diventiamo segni luminosi della sua presenza".

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"La festa del nostro Patrono - ha affermato mons. Bertolone - ci offre l'occasione per individuare le zone d'ombra, sia nostre sia quelle dei catanzaresi. La Parola uscita dalla bocca di Dio chiede di irrigare la nostra terra, perche' - fecondata - dia frutti di bene. Pur avendo ricevuto col Battesimo lo Spirito Santo, spesso siamo insensibili, duri di orecchi, ciechi e con il cuore di sasso! Se 'le citta' hanno un'anima', come diceva il sindaco di Firenze Giorgio La Pira, bisogna illuminarne bene il fondo, per trovarvi il volto piu' vero. Il Maligno e' sempre in agguato, pronto a rubare il bene che fu seminato nel nostro cuore, ad oscurare il volto luminoso di una Catanzaro che conosce e apprezza i valori positivi scritti nel profondo della sua coscienza ed attendono di essere nuovamente messi in luce: bene, verita', giustizia, legalita'. Oltre a questi valori vanno riscoperti quelli che ci fanno riconoscere come strutturalmente in rapporto: figli e genitori, sorelle e fratelli, generazioni adulte e generazioni giovani. Possiamo sperare di ritrovare davvero tali antichi valori? Lasciamoci interrogare dalla nostra tradizione storica, culturale e turistica, nella conoscenza sempre nuova delle persone, cerchiamo assieme le soluzioni per costruire la civilta' dell'amore qui a Catanzaro ed in tutta l'arcidiocesi".