Rifiuti, Abramo (Ato Catanzaro): "Oliverio convochi incontro per risoluzione problemi"

"Mi trovo costretto a rinnovare l'invito al presidente della Regione, Mario Oliverio, per la convocazione di un tavolo politico finalizzato alla risoluzione delle problematiche di conferimento dei rifiuti nel territorio dell'ambito di Catanzaro".

Lo ha detto il presidente dell'Ato, Sergio Abramo, sottolineando come alla richiesta di incontro, avanzata all'unanimità dai sindaci presenti nell'assemblea dello scorso 14 maggio, per la quale "era stato evidenziato il carattere di urgenza mirato a evitare lo scoppio di una nuova emergenza rifiuti in piena estate", non ci sia stato un seguito da parte del governatore.

Abramo ha inoltre ricordato che martedì, in una riunione fra tutti gli Ato calabresi nella Prefettura di Crotone, alla presenza dell'assessore Antonella Rizzo, era stata "la stessa delegata della giunta regionale a rassicurare i sindaci sul fatto che avrebbe sollecitato Oliverio. Ad oggi, però, non abbiamo avuto riscontri e la situazione diventa sempre più preoccupante".

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Il presidente dell'Ato ha ribadito, ancora, che l'assemblea dei sindaci del Catanzarese aveva deliberato all'unanimità la volontà di non aumentare la tariffa sui rifiuti (Tari), perché "la differenza fra il costo attuale del conferimento in discarica, pari a 72,99 euro, e l'aumento che raggiungerà le 105 euro a tonnellata, non possa gravare sui cittadini, ma debba essere a carico della Regione, in quanto è stata direttamente la Regione a non provvedere alla consegna degli impianti tecnologici di Catanzaro-Alli e Lamezia Terme-San Pietro Lametino all'Ato di Catanzaro, oltre a imporre, mediante apposita legge, il divieto per tre anni (2016-2018) alla creazione discariche per il conferimento degli scarti di lavorazione sul territorio calabrese".

"Mi auguro – ha concluso Abramo – che il governatore Oliverio accolga in fretta questo nuovo appello: la situazione nel conferimento dei rifiuti è prossima alla paralisi e il territorio di Catanzaro non può diventare per l'ennesima volta, com'è già successo in passato, la pattumiera dell'intera regione considerando che, come avvenuto nella provincia di Cosenza, non sia stato ancora individuato, dopo 14 anni, il sito per la costruzione di un impianto di trattamento dei rifiuti".