Catanzaro, consegnati al vicesindaco i diplomi araldici delle medaglie d’oro al valor militare Ettore Arena e Stefano Pugliese

I diplomi araldici delle medaglie d'oro al valor militare, Ettore Arena e Stefano Pugliese, sono entrati a far parte della "galleria" degli eroi di guerra catanzaresi di Palazzo De Nobili.
I preziosi documenti sono stati consegnati questa mattina, al vicesindaco Ivan Cardamone, dalla federazione provinciale dell'Istituto del Nastro Azzurro e dall'associazione Calabria in Armi, e vanno ad aggiungersi a quelli, già esposti in Municipio, di Aldo Barbaro, Merchiorre Jannelli ed Ercolino Scalfaro. "D'ora in poi tutti e cinque gli eroi del secondo conflitto mondiale nati nel capoluogo avranno uno spazio dedicato alla propria memoria", ha detto Cardamone ringraziando i rappresentanti dell'Istituto del Nastro Azzurro e di Calabria in Armi.
La federazione provinciale dell'Istituto, che l'anno scorso ha festeggiato i 90 anni di attività, è una delle più longeve e continue in Italia, e si occupa di tenere viva la memoria delle virtù militare italiane e, in particolare, delle medaglie d'oro catanzaresi e dei reggimenti che hanno avuto sede in città.
I diplomi araldici sono stati consegnati a Cardamone dal capitano Enzo Santoro, presidente provinciale dell'Istituto del Nastro Azzurro, e dal generale Pasquale Martinello, presidente di Calabria in Armi.

--banner--

Presenti, pure, il consigliere comunale Demetrio Battaglia, il tenente Francesco Delfino, presidente regionale dell'associazione nazionale Carristi d'Italia, il componente del direttivo di Calabria in Armi, Nando Castagna, Salvatore Leone (socio Calabria in Armi), Teresita Rechichi (segretario federazione provinciale Istituto del Nastro Azzurro) e Nicola Capogreco, nipote di Stefano Pugliese.
Sia Pugliese che Arena sono stati due veri e propri eroi del Secondo conflitto mondiale. Marinaio e partigiano, Arena fu catturato dai nazisti e fucilato a Forte Bravetta: il suo diploma araldico è alla memoria.
In vita, invece, l'ha ricevuto Pugliese, protagonista da capitano di Fregata dell'incrociatore San Giorgio nell'assedio di Tobruk, in Libia, riuscì a mettere in salvo il suo equipaggio dopo aver predisposto la distruzione della nave. Dopo la guerra divenne generale della Nato. Catanzaro ha intitolato alla sua memoria il lungomare.
"Arena e Pugliese diedero prova di mirabile di serenità e forza d'animo, caratteristiche che li accomunano a tutti gli eroi di ogni epoca e di ogni luogo e che meritano di essere ricordate nel modo più giusto e solenne anche dalla loro città", hanno affermato il capitano Santoro e il generale Martinello.