Catanzaro, capigruppo maggioranza a Costanzo: "Quando parla del centrodestra fa autobiografia"

"Il solito, catastrofista Sergio Costanzo, dipinge questa città come delle favelas: è l'abituale musica del menestrello, un cantastorie che usa slogan triti e ritriti che la gente non vuole più ascoltare.

Ci spiace dover ricordare a Costanzo che lui stesso ha iniziato la propria carriera politica nelle file del centrodestra a sostegno del sindaco Abramo.

Eravamo agli inizi del 2001, e non può negare che anche lui abbia beneficiato di quella grande stagione. Dei 22 anni di cui parla, molti li ha fatti insieme allo schieramento che ora attacca: è grazie ad Abramo e al centrodestra che ha, per esempio, potuto sedersi al fianco della presidente Ferro alla Provincia. Ed è grazie ad Abramo e al centrodestra che ha potuto muoversi, da consigliere di maggioranza, per aumentare il proprio consenso personale". Lo si apprende dalla nota diramata dai capigruppo di maggioranza.

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"Sarebbe il caso che quelli che definisce "22 anni di disastri" se li attribuisse in buona parte anche lui: i suoi comunicati contro il centrodestra suonano come un'autobiografia.

Va detto, ancora, che Costanzo non ha abbandonato il centrodestra per spirito di ribellione, ma lo ha fatto solo per cercare di conquistare un posto a Palazzo Campanella: purtroppo per lui, il suo calcolo si è rivelato sbagliato e ne è uscito con le ossa rotte anche perché, non solo ha contribuito con i voti dei catanzaresi a far eleggere un consigliere di Crotone, ma anche perché è stato scaricato dai suoi stessi compagni del centrosinistra.

Fa specie, inoltre, che "il battitore libero", nonché l'autodefinitosi recordman delle preferenze, sostenga di non aver mai goduto di postazioni di potere o gestionali: risulta infatti il contrario, visto che ha conosciuto bene e da vicino le stanze di Palazzo Campanella e della Giunta regionale, ha avuto in carico assessori comunali e provinciali, importanti figure professionali all'interno delle partecipate e tante altre cose.

Inutile che strumentalizzi ogni volta, in base alle sue convenienze ed esigenze, il comportamento del presidente Polimeni: il regolamento va rispettato sempre, non solo quando vorrebbe il leader della minoranza di una delle opposizioni.

L'ultima riunione di Consiglio ci ha consentito, inoltre, di apprezzare la dottissima relazione di Sergio Costanzo: si è dimostrato un urbanista coi fiocchi, preparato e tecnico, tant'è che ci ha lasciato senza parole. Pensavamo non fosse Costanzo a parlare, ma un ingegnere o un architetto. La stessa cosa non possiamo dire leggendo altri suoi comunicati o ascoltando altri suoi interventi in aula, perché in alcuni casi va troppo veloce nelle sue lucidissime argomentazioni. Ma forse è colpa nostra che non siamo alla sua altezza.

In conclusione, lo invitiamo a sorridere una volta tanto: un sorriso costa meno della corrente elettrica, ma dà più luce".