Catanzaro, aggressione ad operatori Pronto Soccorso: la condanna di Abramo

"Èpreoccupante, oltre che spiacevole, apprendere dell'ennesima aggressione nei confronti del personale in servizio al pronto soccorso del "Pugliese-Ciaccio". L

o ha affermato il sindaco, Sergio Abramo, che in mattinata ha contattato il direttore generale Giuseppe Panella: "Ho invitato il dg, nello spirito di collaborazione che contraddistingue i rapporti fra azienda e amministrazione comunale, a valutare l'istituzione di un servizio di vigilanza armata fisso all'interno della struttura: sarebbe la misura più immediata per tutelare la professionalità e l'incolumità di medici, infermieri e operatori, ma pure la serenità e l'incolumità dell'utenza che si rivolge al "Pugliese" e che per fortuna riconosce, nella stragrande maggioranza dei casi, l'impegno instancabile del personale sanitario. Da Panella ho ricevuto massima apertura e la precisa rassicurazione che la valutazione sull'istituzione di un servizio di vigilanza fisso verrà fatta nell'immediato nell'ottica di garantire la sicurezza al personale e ai pazienti tutti e per evitare il ripetersi di altri episodi del genere, gravi e pericolosi".

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"Al di là della precisa dinamica dell'episodio accaduto questa notte – ha aggiunto Abramo -, che verrà ricostruita dalle Forze dell'Ordine subito accorse sul posto, resta il fatto che due dipendenti dell'Azienda, durante il proprio turno di servizio, abbiano dovuto subire un'aggressione e riportato ferite anche abbastanza gravi. Rivolgendo loro la mia più completa solidarietà, ricordo che il presidio sanitario di Pronto soccorso è punto di riferimento per buona parte della regione e che, proprio per questo, è a volte ingolfato da un numero straordinario di accessi".

"Ciò che è successo – ha concluso il sindaco - ripropone una volta di più la necessità che la politica, tutta insieme, risolva i problemi della sanità catanzarese accelerando sull'unica strada percorribile, quella dell'integrazione fra ospedale e università, per riorganizzare e razionalizzare una rete di assistenza che è eccellenza riconosciuta, ma che ha anche bisogno di nuova linfa così come è emerso, durante l'ultimo anno e mezzo, dalle tante riunioni che ho promosso, insieme al commissario all'attuazione del piano di rientro, per centrare l'importantissimo risultato dell'integrazione e dell'istituzione di un'azienda unica".