Catanzaro, Riccio: “Niente riscaldamenti nelle scuole. Comune immobile”

"Se la legge prevede l'accensione dei termosifoni a partire dal 15 novembre, a Catanzaro chiaramente si va in deroga e si preferisce lasciare i bambini di molte scuole al ghiaccio per fargli vivere di persona il clima natalizio, quasi fossimo al Circolo polare artico. E dire che, oramai da un mese, ci sforziamo a suggerire all'amministrazione comunale di verificare con ditte e tecnici specializzati le caldaie termiche delle scuole, onde garantire sicurezza e aule calde per bambini e insegnanti. Niente, al Comune di Catanzaro il verbo programmare è bandito ed evidentemente i tecnici comunali ritengono i bambini catanzaresi fisiologicamente assimilabili ai pinguini dell'Antartico".

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"Eppure i soldi ci sarebbero per intervenire magari con uno di quegli "affidamenti diretti" tanto cari ai burocrati del settore gestione del territorio, atteso che con delibera di giunta n. 337 del luglio 2018, sono stati previsti per le manutenzioni scolastiche circa 300mila euro (capitoli n. 22341/23360/21560). Troppo difficile per dirigenti e funzionari comunali programmare e spendere per mettere in sicurezza le scuole? Evidentemente sì. Nonostante ciò, abbiamo presentato due esposti a Procura, prefetto, sindaco, vigili del fuoco e Regione per denunciare l'inerzia e l'inosservanza delle leggi da parte dell'amministrazione comunale. Oggi presenteremo il terzo. Ma si sa, siamo in prossimità del Natale e le varie burocrazie sono già in ferie e poco importa della salute dei bambini. Forse per risolvere il problema bisognerà aspettare un'epidemia di influenze e polmoniti?". Lo scrive, in una nota, il consigliere comunale Eugenio Riccio.