Serrao (Associazione I Quartieri): “Al Comune di Catanzaro due pesi e due misure”

"Apprendiamo se pur tardivamente che il segretario generale del comune di Catanzaro ha chiarito che: "i consiglieri non possono avere deleghe se non per specifici casi e quindi non possono detenere deleghe territoriali". Pertanto chiarito che "il consigliere comunale non possa essere delegato ad occuparsi di quartieri o di periferie o di deleghe specifiche", con la stessa chiarezza chiediamo al sindaco Abramo del perché nella precedente legislatura, lui stesso, ha delegato alcuni consiglieri ad occuparsi di specifici quartieri, ambiti e deleghe doppioni delle quali già vi erano in giunta gli assessori incaricati.

Abramo e quindi anche Polimeni ricorderanno molto bene, che nella precedente legislatura, furono incaricati con tanto di "delega scritta" a firma dal sindaco Abramo, i Consiglieri comunali, Riccio (al Quartiere CZ Lido), Amendola (ai rapporti col Catanzaro Calcio e poi al verde pubblico e diserbo), Brutto (alla partecipata AMC).

Ed allora è stata o oppure no una violazione di Regolamento e/o di legge aver delegato questi Consiglieri comunali?

Quindi stando al parere del Segretario Generale, se vale oggi come valeva ieri il principio che: "il singolo consigliere può essere solo incaricato di approfondire studi su specifiche materie senza, però, che queste iniziative si concretizzino in atti di gestione amministrativa", le deleghe emanate nella precedente legislatura dal sindaco Abramo erano regolari, SI oppure NO?

Ed in entrambi i casi che ne pensava allora il Segretario Generale ed il Presidente Polimeni?". Lo scrive in una nota Alfredo Serrao (Associazione I Quartieri).

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