Caos differenziata a Catanzaro, Bosco e Fiorita: "Serve presa di posizione chiara"

"Le sacrosante lamentele di una larga fetta di cittadini, ora per giunta accompagnate da sempre più numerosi consiglieri comunali della stessa maggioranza, sui disservizi della raccolta differenziata meritano una presa di posizione chiara. Le teorie complottiste, di questi tempi, trovano sempre più proseliti ma pare francamente poco serio pensare che gran parte della città ne stia ordendo uno nei confronti della Si.eco, la società che si occupa dei rifiuti del capoluogo. Così come poco lucido è il tentativo di una parte dell'Amministrazione di mascherare con le attuali percentuali della differenziata le cose che oggettivamente non funzionano. Ogni giorno potremmo sbizzarrirci con lunghissime gallerie fotografiche sui ritardi nel prelievo e la conseguente formazione di cumuli indecorosi di rifiuti, soprattutto in prossimità dei carrellati, sì proprio quelli a cui l'assessore all'Ambiente aveva dichiarato guerra mesi fa, ma che rimangono lì in tutta la loro bruttezza. Oppure ci si potrebbe indignare per le condizioni amazzoniche in cui versano alcuni parchi, ville e marciapiedi. Ma per questo basta il quotidiano legittimo malcontento dei cittadini, stavolta ci concentriamo sui patti e sulla legge. Bisogna capire se la Si.eco rispetta a pieno il contratto e il capitolato d'appalto per cui i catanzaresi pagano circa 800 mila euro al mese al privato. Dall'alto infatti si propagano le disfunzioni che ogni giorno si vedono in mezzo alla strada. Da quanto risulta da una relazione comunale , stilata qualche mese fa,sullo stato del rispetto della convenzione fra Comune e Si.eco è emerso che fra i diversi obblighi previsti e monitorati di ben sette se ne contestava il non adempimento. Si trattava, fra gli altri, della mancata programmazione sul monte ore (in pratica non si riusciva a capire quanto tempo il personale dedicava a ciascun servizio previsto dall'accordo), attivazione Gps, rilevamento automatico contenitori secco residuo e la "Customersatisfaction" (un'indagine per rilevare il grado di soddisfazione dei cittadini). Dato che questi servizi sono compresi nei circa 9,3 milioni di euro all'anno corrisposti alla Si.eco, vorremmo tanto sapere se sono state sanate queste criticità. Fra i rilievi c'era pure la mancata realizzazione del secondo centro comunale di raccolta. Come noto da poche settimane la Giunta comunale ha deciso di bypassare quanto sottoscritto nell'offerta della stessa Si.eco che indicava il quartiere Lido, ripiegando per la soluzione Comalca a Germaneto. Chiediamo come minimo che il Comune pretenda il pagamento della penale per l'incredibile ritardo (il contratto è stato sottoscritto nel 2015) con cui finora è stato solo localizzato il sito, essendo ancora lontana l'effettiva realizzazione del centro raccolta. Nel frattempo per tutti gli inadempimenti registrati non possiamo che richiedere l'applicazione di quanto dispone la legge: far pagare le sanzioni al privato e, se si tratta di gravi violazioni, valutare la risoluzione contrattuale. Lo diciamo non per far un dispetto a qualcuno ma affinché, una volta tanto, in questa città prevalga l'interesse collettivo su quello di pochi. Le responsabilità non sono tutte dell'impresa privata. Sulla differenziata il Comune ha accumulato ritardi e strafalcioni. Ad esempio, finora non è mai stata individuata la figura del DEC (direttore esecuzione del contratto), il professionista che vigila sulla corretta attuazione della convenzione e del capitolato della differenziata. Com'è possibile che per il servizio continuativo più esoso per l'Ente (ripetiamo circa 800 mila euro al mese) non sia mai stato affidato un incarico così importante. A questo potremmo aggiungere una dotazione organica del settore fin troppo risicata per seguire queste materie così complesse (rientra anche lo spinoso contratto di manutenzione del verde pubblico). Allora chiediamo: il Comune è in grado di vigilare sul privato? Può garantire il rigore necessario per far prevalere l'interesse dei cittadini invece di alzare le braccia lasciando irrisolti i troppi disservizi?". Lo affermano in una nota i consiglieri comunali di Catanzaro, Gianmichele Bosco e Nicola Fiorita.

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