Rapine nel Catanzarese, 5 condanne e 6 assoluzioni

Toganuova500 2L'accusa è rapina e tentata rapina aggravata dal metodo mafioso. Venerdì il gup Carlo Paris ha emesso sentenza decretando cinque condanne e sei assoluzioni. A essere condannati sono stati Claudio Paola a 8 anni di reclusione; Antonio Donato, 10 anni; Nino Cerra, 10 anni; Paolo Paone, 8 anni e 1800 euro di multa; Emiliano Fozza, 8 anni e 8000 euro di multa. Assolti, per non aver commesso il fatto, gli imputati Fernando Gamberale (difeso dall'avvocato Gianluca Careri), Antonio Ventura (difeso sa Pasquale Naccarato), Salvatore Cosimo, Saladino Giuseppe, Vincenzo Sacco, Luciano Cimino. Nel corso della requisitoria del 22 giugno scorso il sostituto procuratore Elio Romano aveva chiesto condanne dai 12 agli otto anni di reclusione. A margine dell'udienza è stata giudicata anche la posizione del collaboratore di giustizia Umberto Egidio Muraca, difeso dall'avvocato Enrico Tucci, condannato, sempre per rapina aggravata dal metodo mafioso, a 16 anni di reclusione. La posizione di Muraca era stata stralciata e aveva seguito un procedimento a parte. Secondo le indagini svolte dalla Squadra Mobile di Catanzaro, tra il 2004 e il 2010 venero eseguite una serie di rapine tra Lamezia Terme e Catanzaro, la cui costituzione sarebbe stata "consacrata" dai vertici del clan di 'ndrangheta lametino. I rapinatori, secondo l'accusa, agivano, armi in pugno, con l'avallo del capo-cosca Giuseppe Giampà e dello zio Vincenzo Bonaddio, ai quali corrispondevano una quota del ricavato che, in parte, veniva utilizzato per l'acquisto di droga e armi.

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Bersaglio della 'banda' sono state la società Sda di Marcellinara, la cui rapina ha fruttato 40mila euro; la ricevitoria Astorino di Lamezia Terme ai cui titolari è stata sottratta la somma di 6.500 euro, rapina che è costata lesioni personali al padre del titolare colpito in testa col calcio di una pistola. In particolare, inoltre, Claudio Paola è accusato di avere tentato, con l'aiuto di Umberto Egidio Muraca, una rapina al Supermarket Paone di Catanzaro cercando di impossessarsi delle chiavi della cassaforte del locale entrando negli uffici amministrativi del supermarket armato e accompagnato da due persone camuffate da passamontagna. I tre avevano minacciato il titolare che era però riuscito a chiudersi dentro l'ufficio e chiamare il 113 costringendo alla fuga i rapinatori. La rapina al supermercato 'Vivo' di via del Progresso aveva fruttato circa 5-6mila euro. A un'altra vittima, Vincenzo Giampà, la rapina era costata più di 31mila euro mentre alla 'Alleanza assicurazioni' sono stati rubati 4.400 euro. Tentata rapina anche alla gioielleria 'Le Meraviglie' di Catanzaro non andata in porto perché il marito della proprietaria aveva messo in fuga i malviventi con una pistola legalmente detenuta. Nel collegio difensivo gli avvocati Aldo Ferraro, Antonio Lomonaco, Domenico Villella, Lucio Canzoniere, Giuseppe Spinelli.