Catanzaro, al via il progetto "Luoghi di sport in carcere" promosso dal Coni

Si chiama "Luoghi di sport in carcere" e sarà realizzato nel carcere di Siano e nell'istituto minorile di Catanzaro. E' il progetto fortemente voluto dal Coni, delegato provinciale del Comitato olimpico Giampaolo Latella e dal Presidente Regionale Maurizio Condipodero, che vede nello sport lo strumento straordinario per favorire l'inclusione sociale e la rieducazione dei condannati nel rispetto della Costituzione.

"Ringrazio il presidente Maurizio Condipodero e la giunta del Coni Calabria - ha affermato Latella durante la presentazione del progetto - per aver riservato particolare attenzione a questa provincia. Vogliamo dare una mano per il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione della casa circondariale di Siano attraverso l'attivita' fisica, contribuendo a dare attuazione ai principi della Cedu per i quali l'Italia fu condannata cinque anni fa con la sentenza Torreggiani. Nel caso dei minori, che sono al centro del 'focus' del progetto, vogliamo invece favorire la socializzazione e l'educazione al rispetto delle regole e degli avversari. I piu' giovani non possono essere esclusi dalla societa' ma vanno messi nelle condizioni di diventarne protagonisti in positivo". Alla conferenza stampa ha preso parte Isabella Mastropasqua, direttore del Centro di giustizia minorile della Calabria, che ha ringraziato il Coni "per un progetto che condividiamo totalmente e che auspichiamo venga riproposto in futuro perche' vorremmo che tanti altri ragazzi abbiano questa opportunita' che si sta creando grazie alla sensibilita' e all'attenzione delle istituzioni sportive calabresi". La componente dello staff tecnico (guidato da Giorgio Scarfone) ed esperta in criminologia Caterina Donato ha spiegato i dettagli del progetto che prevede "quattro giornate settimanali di attivita' motoria di base, ginnastica posturale, taekwondo, calcio, basket e pesistica, sia in palestra che all'aperto. In questo modo - ha aggiunto - contribuiremo al miglioramento delle capacita' psicofisiche del detenuto nonche' alla rieducazione del condannato, che si avvicinera' cosi' ai valori piu' sani e adeguati alla societa' esterna". Per il presidente della Figc regionale Saverio Mirarchi "lo sport, come ha gia' dimostrato il progetto pilota promosso dalla nostra federazione, puo' davvero aiutare chi sta scontando una condanna; la forte sinergia con il Coni agevolera' il raggiungimento di risultati ampi e diffusi specie tra i piu' giovani". Il presidente della Fita Calabria Giancarlo Mascaro si e' detto "soddisfatto per il pieno coinvolgimento della federazione del taekwondo che e' uno sport particolarmente indicato per stimolare autostima, autocontrollo e rispetto dell'avversario. Quando ci e' stato proposto di partecipare non abbiamo esitato un istante". Il presidente del comitato provinciale Csen di Catanzaro Francesco De Nardo ha espresso infine "l'entusiasmo di una sfida nella quale, come ente di promozione sportiva, e' importante essere presenti. Dobbiamo prendere atto che il Coni sta riconoscendo ai nostri enti dignita' e attenzione e, da parte nostra, forti dei grandi numeri del movimento che rappresentiamo, siamo felici di collaborare a promuovere e diffondere lo sport a tutti i livelli".