Catanzaro, il vicesindaco Cardamone: “Sulle aree degradate i senatori e deputati pentastellati contribuiscono ad annullare i finanziamenti per il capoluogo”

"Fa un certo effetto leggere le dichiarazioni del meet up catanzarese del movimento Cinquestelle. Sul bando per le periferie tutti potrebbero parlare tranne loro, che sostengono quel Governo che ha freddato, per la seconda volta, tutti quei Comuni capoluogo, fra cui Catanzaro, che si erano mossi per tempo, nonostante gli ammonimenti della senatrice Bianca Laura Granato, preparando i progetti dopo aver partecipato alla gara, indetta due anni fa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per il fondamentale Bando per le periferie.

Come tutti sanno, Catanzaro avrebbe usufruito di un finanziamento di circa 14 milioni di euro di parte pubblica, al quale si aggiungono i 16 milioni erogati da privati, per riqualificare in maniera sostanziale i quartieri Corvo, Aranceto, Pistoia e Fortuna.

Va ricordato che i fondi, già bloccati al Senato in agosto, dove siede la senatrice catanzarese pentastellata Bianca Laura Granato, che ha votato contro la sua città senza che nessuno si indignasse, sono stati congelati anche alla Camera, dove uno dei rappresentanti del capoluogo, il Cinquestelle Paolo Parentela, non solo ha votato favorevolmente contribuendo alla doccia fredda sul suo Comune, ma ha soprattutto bocciato un provvedimento che avrebbe riqualificato il suo quartiere: Corvo.

A questo punto mi chiedo con quale coraggio i pentastellati catanzaresi continuano a discutere se il Consiglio comunale ha approvato una delibera che consente di proseguireecompletare un iter per la realizzazione del progetto inserito nel Bando per le periferie.

Inutile sottolineare ancora una volta, ma forse i Cinquestelle non lo hanno capito, che quel progetto, finalizzato alla realizzazione del più grande centro socio-sanitario del Meridione, avrebbe evidenti ricadute, in termini di servizi, prestazioni, riqualificazione dell'area e posti di lavoro, per il Corvo e per tutta la città.

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Il meet up di Catanzaro, dopo la sonora bocciatura alle scorse elezioni amministrative, dovrebbe chiedere a Parentela – ma lo stesso discorso andrebbe fatto alla Granato - perché, ad esempio, non ha votato l'ordine del giorno proposto dal deputato Pd Viscomi, che era mirato alla tutela dei fondi per Catanzaro e le altre città vincitrici del bando? Come mai la Granato e Parentela restano in silenzio? Perché il meet up si ostina a difendere l'indifendibile cercando di distogliere l'attenzione politica dal voto dato dai loro rappresentanti al Parlamento?

Approvando la pratica in Consiglio comunale l'amministrazione ha dato un segnale chiaro: il progetto deve andare avanti nel rispetto delle procedure senza trovare intoppi o ritardi di natura prettamente politica che ne possono compromettere l'iter.

L'atto varato responsabilmente dall'aula, oltretutto, serve a completare le procedure avviate demandando a una fase successiva tutte le attività i cui chiarimenti sono emersi, legittimamente, in Consiglio comunale, e che oggi non hanno ragion d'essere se non per rispondere all'intento, quello proprio anche delle opposizioni, di ingenerare confusione per cimentarsi in una perenne campagna elettorale del sospetto. Tuttavia, un merito alla deputazione pentastellata catanzarese va riconosciuto: almeno loro, dalle aule consiliari, non scappano, anche se votano contro la propria città". Lo scrive il vicesindaco Ivan Cardamone.