Migranti, Re David (Fiom) a Lamezia Terme (Cz): "Connettere accoglienza e lavoro"

Si e' svolta oggi a Lamezia Terme l'iniziativa pubblica su accoglienza e lavoro: Il Cammino della speranza. All'incontro organizzato dalla Fiom sono intervenute diverse realta' del soccorso, dell'accoglienza e dell'integrazione, a partire dal nostro coordinamento migranti, e poi rappresentanti delle Ong che operano nel Mediterraneo, del mondo dell'associazionismo, del volontariato e del sindacato: Marco Bertotto, Medici Senza Frontiere-Italia, Giulia Anita Bari, Terra! Onlus, Valerio Cataldi, presidente Carta di Roma, Peppe Cannella, Medici per i diritti umani, Ivana Galli, segretaria generale Flai-Cgil, Mohammad Musevi, Save the Children, Giorgia Linardi, Sea Watch, Mimmo Lucano, sindaco di Riace, Giuseppe Massafra, segretario nazionale Cgil, Mario Oliviero, presidente Regione Calabria, Damiano Galletti, Cgil Lombardia, Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria, Federico Tsucalas, Unchr, Tania Poguisch, Migralab A. Sayad, Massimo Covello, segretario generale Fiom Calabria".

"E' importante venire in Calabria e venire al Sud perche' e' qui che stanno succedendo le cose piu' terribili in mare e per terra". Lo ha affermato la segretaria generale della Fiom-Cgil, Francesca Re David, parlando con i giornalisti a margine della manifestazione.

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"E' importante per la Fiom, che - ha spiegato Re David - ha 40.000 migranti tra gli iscritti ma nessuno di questi e' al Sud. Gli immigrati iscritti alla Fiom hanno gia' fatto un percorso di precarieta', di sfruttamento, e sono nelle fabbriche dove c'e' lavoro regolare, dalla Toscana in su. Penso che sia importante - ha proseguito la segretaria generale della Fiom-Cgil - connettere e mettere insieme e accoglienza e lavoro".Francesca Re David ha poi osservato: "Nell'attuale contesto di diseguaglianze e precarieta' si e' cercato di trovare il nemico tra chi e' piu' povero e non tra chi ha prodotto queste ingiustizie. E', questa, un'idea corporativa della societa': ci mettiamo noi italiani contro gli stranieri, ma in realta' - ha rilevato la segretaria generale della Fiom-Cgil - e' una parte degli italiani che ha reso gli altri italiani poveri. E la ricerca di un nemico esterno distoglie dalla ricerca di una giustizia sociale: e' questo quello che manca".