Catanzaro, i capigruppo di maggioranza: “Bosco, comunista col Rolex, e i suoi tanti cambi di…opinione”

"Gianmichele Bosco, il comunista col Rolex, esemplare nostrano di radical chic,non ha perso l'occasione di collezionare l'ennesima gaffe in aula. Ancora scottato dal madornale errore commesso durante il Consiglio comunale sul bilancio consuntivo, quando ha confuso l'iscrizione alle entrate previsionali con i fondi effettivamente ottenuti tramite i finanziamenti regionali ed europei, pensando fossero entrate che l'amministrazione non era riuscita a incassare per inerzia e pressappochismo. Stavolta, invece, Bosco ha deciso che fosse meglio glissare, guardandosi bene dall'intervenire relativamente all'oggetto principale dell'ultimo dibattito: l'assestamento di bilancio, che in ogni caso lui aveva confuso con il bilancio di previsione.

Ma il grillo parlante Bosco non ce la fa proprio a tacere, tanto che stavolta ha intrapreso una battaglia che non è altro che la cartina di tornasole del suo doppiopesismo intrinseco: da una parte il conflitto ideale, dall'altra il conflitto professionale. Ha affermato, infatti, quasi fosse un avvocato nel diretto esercizio delle proprie funzioni, dismettendo temporaneamente e in modo opportunistico i panni del pubblico amministratore, che il Comune starebbe commettendo un grave errore optando per la discussione, a seguito di una fase transattiva, di tutti i sinistri pervenuti. È un fatto che è stato puntualmente smentito, considerato che, come ha riportato la stampa proprio stamattina, anche la Procura si sta interessando dei cosiddetti "furbetti della buca". Proprio Bosco, che fa parte di quel gruppo chiamato Cambiavento, ha deciso di cambiare vento anche in tema di politiche culturali tanto da aderire, come ha fatto perfino il leader Fiorita, a un emendamento che avrebbe portato alla chiusura del Politeama con lo spostamento di 200mila euro già inseriti nel bilancio e destinati alla programmazione del Teatro. Lo stesso Teatro che Fiorita, in campagna elettorale, rappresentando tutta l'incoerenza del loro pensiero, aveva garantito di sostenere partendo da un semplice e banale abbonamento alla stagione teatrale. Ad oggi, a stagione teatrale finita, e nonostante il 40% di abbonamenti in più, mancano ancora all'appello sia quello di Fiorita che quello di Bosco. Che nel Politeama non sono praticamente mai entrati. Forse il cambio di vento cui fa riferimento il nome del movimento di cui sono gli uomini simbolo allude proprio ai cambi.... di opinione, che ne contraddistinguono l'azione politica". Lo affermano i capigruppo di maggioranza Luigi Levato (Forza Italia), Ezio Praticò (Catanzaro da Vivere), Rosario Mancuso (Catanzaro con Abramo), Giuseppe Pisano (Officine del Sud) e Andrea Amendola (Obiettivo Comune).

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