Stefano Ciafani (Legambiente) a Trame.8: "La 'ndrangheta continua a farla da padrone nell'illegalità ambientale"

ciafani  trame8"L'illegalità sulle coste calabresi continua con grande virulenza. Vediamo rappresentanti politici nazionali che vengono qui e non parlano di 'ndrangheta; eppure la 'ndrangheta a continuare a farla da padrone anche nell'illegalità ambientale. Il traffico e lo smaltimento illegale dei rifiuti, le infiltrazioni delle cosche negli appalti pubblici continuano ad essere una costante. E poi ci sono quelli che possiamo definire crimini "istituzionali". A quarantadue anni dalla prima legge sulla depurazione delle acque, la legge Merli, è impensabile che lo stato della depurazione in Calabria sia ancora in queste condizioni. In Calabria si devono costruire depuratori. Non si possono sprecare i soldi dei contribuenti per pagare le multe dell'Unione Europea, sprecando così risorse che potrebbero essere indirizzate invece per migliorare i sistemi di depurazione, creare posti di lavori, sostenere il turismo". Così il presidente di Legambiente Stefano Ciafani intervenuto alla seconda giornata di Trame. 8.

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Commentando i dati del dossier Mare Monstrum 2018 di Legambiente, basato sul lavoro delle Forze dell'ordine e delle Capitanerie di porto, presentato oggi in occasione della partenza della Goletta Verde, Ciafani ha evidenziato che "il dossier serve a ricordarci che i veri nemici del mare non sono i disperati che fuggono dai loro Paesi e i barconi che li trasportano, come nelle ultime settimane il dibattito politico nazionale vorrebbe farci credere, ma sono gli scarichi illegali, la depurazione che non esiste, il cemento legale e illegale, le piattaforme di petrolio. Con la legge 2015 sugli ecoreati, la pacchia è davvero finita in questo caso, ma per gli ecocriminali e gli ecomafiosi. Presenteremo a luglio il rapporto sugli ecoreati a tre anni dall'approvazione della legge"