Patrocinio manifestazione “Catanzaro Sport Village” i consiglieri di minoranza: “Classica pezza”

"L'approvazione in fretta e furia della delibera di giunta con cui si concede il patrocinio per la manifestazione denominata Catanzaro Sport Villagerappresenta la classica pezza a colori che rattoppa alcuni buchi ma ne lascia pericolosamente scoperti altri.

La vicenda che questa delibera cerca inutilmente di chiudere dimostra, ancora una volta, l'enorme confusione amministrativa e politica che caratterizza l'azione della giunta Abramo e le clamorose spaccature di questa maggioranza, circostanze di cui potremmo anche egoisticamente gioire dalla nostra postazione di consiglieri di opposizione se non fosse dolorosamente chiaro che esse si ripercuotono pesantemente sugli interessi e le aspettative della cittadinanza.

Proprio interpretando i sentimenti della cittadinanza, chiediamo formalmente al Sindaco Abramo di riferire sulla vicenda nel prossimo consiglio comunale di giovedì, evidenziando sin da ora alcuni punti ineludibili.

1. L'evento Catanzaro sport village, prima di essere ostacolato, bloccato e poi riattivato, era stato presentato in una conferenza stampa a cui aveva partecipato lo stesso Sindaco. Sapeva Abramo che l'iter procedurale non era stato completato? Appare normale presentare un evento (o inaugurare gallerie, parchi, educandati) senza aver verificato tutti i requisiti richiesti dalla legge e senza aver completato le procedure richieste? Gli assessori competenti avevano fornito al Sindaco il quadro completo e preciso della vicenda?

2. Il vice sindaco Cardamone nella conferenza stampa odierna, tenuta in avvilente solitudine, ha motivato l'assenza del Sindaco al suo fianco con la circostanza che la massima autorità cittadina era impegnata a scrivere la delibera in questione con gli uffici competenti, con ciò autocertificando la propria totale estromissione dalla pratica. Non è la prima volta che il Sindaco si sostituisce al suo vice (si ricordi l'epica ordinanza che vietava il gioco in piazza a Santa Maria) o ne prende platealmente le distanze (si ricordi la pratica dei lavori su Via Carlo V). A questo punto la cittadinanza ha diritto di sapere se esiste ancora un vice sindaco, quale autorevolezza gli sia rimasta, come può continuare ad esercitare le importanti deleghe che gli sono state assegnate all'inizio della consiliatura.

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3. La solitudine del vice sindaco in conferenza stampa rifletteva plasticamente la divisione della maggioranza, con i consiglieri di Forza Italia in prima fila e i rappresentanti degli altri gruppi assenti o in ultima fila. Ancor più, il consigliere Giovanni Merante, di Forza Italia, interveniva in chiusura per auspicare che il patrocinio del comune non venisse concesso e paventava possibili danni erariali nel caso che il ticket per l'utilizzo dello stadio Ceravolo venisse contenuto in una somma irrisoria. Cardamone aderiva a queste affermazioni, ma nemmeno tre ore dopo la giunta ha approvato il patrocinio con l'indicazione di un ticket per l'appunto irrisorio. E' l'ennesima sconfitta di Forza Italia, gioiosa macchina da guerra nostrana che aspirava a cannibalizzare il resto della maggioranza e che viene continuamente messa all'angolo (vedi impianti pubblicitari) dai gruppi di Catanzaro da Vivere, Officine del Sud e Catanzaro con Sergio Abramo. La cittadinanza ha diritto di sapere se esiste ancora la maggioranza dell'11 giugno, se il Sindaco ritiene di poter governare appoggiandosi alle astensioni o alle uscite dal consiglio dei transfughi e se appare ragionevole ipotizzare di governare per quattro anni in queste condizioni che rimandano più ad una faida di paese che ad un'azione politica.

4. Il vice sindaco ha fatto riferimento più volte ad una manina politica che avrebbe aizzato contro di lui l'organizzatore di Catanzaro Sport Village. Noi ci abbiamo letto un riferimento a forze interne della maggioranza che lo starebbero impallinando, probabilmente in funzione di quella che sarà la futura eredità di Sergio Abramo. Non abbiamo la certezza che sia così, ma anche in questo caso la cittadinanza ha diritto di sapere a chi e a cosa si riferisce il vice sindaco. Non è accettabile che chi riveste un'alta carica pubblica possa stemperare le proprie responsabilità attraverso le illazioni, le mezze frasi, le accuse generiche. Anche di questo il Sindaco deve farsi carico, spiegando alla città chi si impegna per il bene pubblico e chi lo ostacola". Lo affermano i consiglieri comunali Gianmichele Bosco, Fabio Celia, Lorenzo Costa, Sergio Costanzo, Nicola Fiorita, Roberto Guerriero, Libero Notarangelo e Cristina Rotundo.