Banda ultra larga, Melicchio e Ferrara (M5S): "In Calabria bloccata la gara Oliverio avvii l'iter e firmi la convenzione operativa"

«La Calabria continua ad essere in forte ritardo rispetto al piano nazionale per la banda ultra larga e lo sviluppo digitale del Paese che prevede la realizzazione di una infrastruttura di telecomunicazioni in grado di offrire connessioni internet veloci e superveloci, con architettura tecnica FTTH (Fiber to the Home)». È quanto sostengono l'eurodeputata Laura Ferrara e il neo deputato, Alessandro Melicchio. I due portavoce del MoVimento 5 Stelle fanno riferimento, in una nota, al terzo bando del Piano che riguarda appunto la Calabria, la Puglia e la Sardegna. «In Calabria dobbiamo registrare un blocco che farà slittare la gara a chissà quando. Puglia e Sardegna sono state puntuali nelle tempistiche mentre la Regione Calabria non ha ancora firmato la convenzione operativa con il MISE necessaria per dare l'avvio all'iter. Il progetto prevede un finanziamento pubblico di 63,5 milioni di euro di fondi Fesr – ricordano Melicchio e Ferrara - 223 comuni calabresi potranno essere raggiunti da connessioni fino a 30 megabit al secondo e 981 edifici, tra sedi della pubblica amministrazione e delle forze armate, istituti scolastici, ospedali e strutture sanitarie potranno usufruire di questa possibilità, garantendo migliori servizi ai cittadini e favorendo la migrazione verso un modello di digital life in grado di migliorare la qualità della vita dei calabresi. È assurdo che tutto l'iter sia fermo al palo perché la stipula della convenzione operativa tra l'amministrazione regionale e il Ministero dello Sviluppo non è ancora passata in Giunta regionale. Mario Oliverio dovrebbe ritenere prioritario questo progetto e avviare l'iter al più presto. Chiediamo al presidente della Regione di sbloccare le procedure per l'avvio della gara, prevista per novembre 2017, - concludono i due - la Calabria, data questa importante opportunità, non può rimanere fanalino di coda proprio su questo tema, è assolutamente necessario utilizzare meglio i fondi europei e affrettarsi nella riduzione del gap infrastrutturale che il nostro territorio sconta nel settore delle reti TLC e non solo».

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