La Cena del Cuore al Centro Commerciale Due Mari per festeggiare il Natale insieme ai più bisognosi

"Il Natale ci dice che non siamo soli" – è con questo messaggio di S.E. Mons. Luigi Antonio Cantafora, Vescovo della Diocesi di Lamezia Terme, che si è aperta giovedì sera la "Cena del Cuore" organizzata e offerta dal Centro Commerciale Due Mari per il secondo anno consecutivo e rivolta ai più disagiati per celebrare insieme il Natale e diffondere un senso di condivisione fraterno, di famiglia e di appartenenza.

Ospiti della serata circa 70 persone provenienti dalla Caritas di Lamezia Terme che in un clima di festività, serenità e amicizia hanno riempito il lungo tavolo imperiale allestito nella galleria al secondo piano del Centro Commerciale Due Mari addobbato a festa. Gli ospiti hanno cenato con i prelibati piatti preparati dagli operatori del food court e serviti dai volontari, professionisti e persone che lavorano nel centro. Con il sottofondo lieto della musica e le mille luci che in questo periodo festivo rendono magica l'atmosfera del centro tutti insieme hanno potuto trascorrere una serata all'insegna della solidarietà vivendo profondamente il sentimento della famiglia: una famiglia riunita attorno a un tavolo che festeggia come da tradizione il Natale. Ed è proprio di tradizione che ha parlato Mons. Cantafora, accompagnato dal vicedirettore della Caritas Diocesana Don Claudio Piccolo Longo, nel suo intervento di apertura per salutare e augurare buone feste a tutti gli ospiti presenti. "Il Natale ci dice che non siamo soli, che Dio è sceso in mezzo a noi – ha detto - si è fatto carico di noi. E per sentire il Natale bisogna avere il cuore nel passato, nella tradizione. E la nostra tradizione è che Dio è sceso e si è fatto carico di noi. Solo con lo sguardo rivolto al nostro passato possiamo volgerci al futuro. In questo momento così difficile per il mondo – ha concluso – il Natale ci mette nel cuore la certezza che c'è qualcuno tra di noi che può fare veramente qualcosa di nuovo".

La serata è un tripudio di sorrisi nonostante tutto, nonostante la crisi, nonostante i tempi difficili, nonostante spesso la solitudine. Una serata speciale vissuta insieme che mette in risalto le storie di chi ha fatto migliaia di chilometri per lasciare la propria terra in guerra, di chi ha dimenticato cosa voglia dire scartare un regalo o ancora di chi ogni giorno vive come un invisibile perché non viene neanche sfiorato dalle centinaia di occhi che si incontrano in città. Ad augurare loro di trascorrere una serena festa anche da parte di tutti gli operatori che si sono prodigati per la riuscita della cena la Direttrice Marketing del Centro Simona Notarianni.

In questo clima conviviale e festoso anche il dott. Antonio Domenico Mastroianni, Amministratore del Centro Commerciale Due Mari, ha voluto spiegare il significato della serata. "San Luca ci dice di non invitare a cena i parenti, gli amici perché loro possono invitarti nuovamente e tu avere un contraccambio. Contrariamente, ad una cena invita i poveri, gli ultimi, i disagiati perché loro non potranno invitarti. In questo spirito nasce l'idea della Cena del Cuore dedicata a voi per il secondo anno. Noi in realtà – ha sottolineato Mastroianni - non siamo in grado di offrirvi nulla se non questa cena, ma voi siete in grado di offrirci una grande ricompensa, che è il vostro sorriso, la vostra gioia. Ed è questo l'unica cosa che ci sta veramente a cuore. Non potevamo vivere la festa delle feste da soli, quindi grazie di riempire il nostro cuore questa sera che sarà ancora pieno di solidarietà da parte del Centro Commerciale affinché questo non sia un punto d'arrivo ma un cammino teso verso gli altri. Insieme a voi questa sera vogliamo vivere il senso straordinario della vita– ha concluso".

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Il Sindaco di Maida Salvatore Paone ha inoltre ricordato l'importanza e la serietà da parte di una realtà come il centro commerciale di ospitare gli ultimi, i più bisognosi con l'augurio e la speranza che la nostra regione e la nazione tutta si muova e riesca a mettere in campo politiche di integrazione, di accoglienza e quindi di crescita di tutta la comunità del nostro territorio.

Dopo la cena la serata si è conclusa con canti e balli che hanno allietato gli animi dei presenti e regalato un momento di allegria e spensieratezza che, ci si augura, possa accompagnare per tutti il Natale.