Catanzaro, Bosco e Fiorita: "Intervenire su problema amianto prima che diventi emergenza sociale"

bosco fiorita"01.07.2013 – 20.10.2017: sono 1570 i giorni trascorsi da quando il sindaco Abramo emetteva un'ordinanza con cui obbligava "pubblici e privati proprietari di edifici, impianti, luoghi, mezzi di trasporto, manufatti e materiali" di dare comunicazione all'Asp di Catanzaro della eventuale presenza di amianto. Da allora tutto tace.

--banner--

Millecinquecentosettanta giorni sono più di quattro anni. Il Sindaco è rimasto lo stesso e l'amianto è rimasto al suo posto. Che effetti ha sortito quel provvedimento? È stata quantomeno ridotta l'incidenza di questa sostanza – di cui sono noti gli effetti gravissimi sulla salute pubblica - all'interno del territorio del capoluogo? Dalle numerose testimonianze dirette e dalle risultanze dei soggetti competenti le risposte non sono semplicemente negative, ma piuttosto allarmanti. La cifra di edifici con amianto (molti non sono nemmeno sottoposti all'obbligatorio esame sullo stato di pericolosità) è talmente elevata da porre un grande punto interrogativo sul benessere dell'intera cittadinanza. Come avviene per tanti altri argomenti di questa amministrazione, i nodi arrivano sempre al pettine. Vogliamo, caro Sindaco, dare un impulso effettivo a quella ordinanza che porta la sua firma, magari predisponendo un apposito ufficio che si possa occupare del controllo del territorio?

E non si risponda, almeno per una volta, con la canonica cantilena che "non ci sono soldi", perché la salute dei nostri cari vale più di qualunque pareggio di bilancio e perché l'amministrazione è perfettamente a conoscenza del fatto che le risorse impiegate per i controlli sarebbero più che compensate dagli introiti derivanti dalle sanzioni per le situazioni di irregolarità. Lo smaltimento dell'amianto diventi una priorità, prima che da problema si trasformi in vera emergenza sociale". Lo affermano in una nota i consiglieri comunali di Catanzaro, Gianmichele Bosco e Nicola Fiorita.