Sviluppo area centrale della Calabria: Abramo incontra Confindustria e i sindacati

Servono risposte immediate per fronteggiare la crisi e dare opportunità di lavoro a migliaia di giovani calabresi. Per fare questo, bisogna mettere fine all'epoca dell'approssimazione e passare ad una programmazione seria che incida profondamente in tutti i settori: dalle infrastrutture alla sanità, dal turismo alle politiche per la persona, dall'istruzione alla formazione universitaria.

Su questa linea si sono trovati concordi i sindacati Cgil, Cisl e Uil e Confindustria che hanno aperto, su sollecitazione del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, un tavolo permanente che ricercherà soluzioni e strategie per fare decollare l'Area del Capoluogo per metterla poi al servizio dell'intero territorio regionale.

Sia i sindacati sia Confindustria hanno trovato naturale che sia il sindaco del Capoluogo di Regione a coordinare questo impegnativo lavoro che coinvolgerà altri soggetti istituzionali (primi fra tutti i sindaci di Crotone, Vibo Valentia e Lamezia Terme) in modo da allargare il confronto sul tema dell'Area centrale della Calabria.

All'incontro, svoltosi a Palazzo De Nobili, hanno partecipato – oltre al sindaco Abramo che era affiancato dal presidente del Consiglio comunale Marco Polimeni – il presidente e il direttore di Confindustria Catanzaro, Daniele Rossi e Dario Lamanna, Raffaele Mammoliti ed Ernesta Taverniti per la Cgil, Pino De Tursi e Marina Marino per la Cisl, Benedetto Cassala per la Uil.

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Un'Area centrale forte è necessaria a tutta la Calabria. I vari interventi sono serviti non solo per enucleare le questioni più urgenti (utilizzazione dei fondi del POR Calabria, sistema sanitario, sistema idrico, ciclo dei rifiuti) ma soprattutto per mettere a punto il metodo che dovrà ispirare il tavolo permanente di lavoro.

Già nella prossima settimana, saranno programmati ulteriori incontri per approfondire le tematiche e allargare la base del confronto. L'obiettivo è completare una piattaforma programmatica concreta, seria, attuabile in tempi brevi, da sottoporre ad un successivo confronto con la Regione.