Domenica l'iniziativa "Puliamo il mondo" promossa da Legambiente nelle Valli Cupe

Legambiente Calabria terrà l'edizione 2017 di "Puliamo il mondo", appuntamento di grande rilievo civile e sociale, nella Riserva Naturale Regionale delle Valli Cupe. "Quest'anno - afferma Francesco Falcone, presidente regionale di Legambiente - l'iniziativa, che intende rendere sempre più visibile il legame tra ecologia e antropologia in una terra che ha assoluto bisogno di valorizzare l'ambiente per fare sviluppo, si svolgerà in un'area, le Valli Cupe, assurta a modello di sviluppo sostenibile riconosciuto a livello internazionale". Il raduno è previsto per le ore 9 di domenica 24 in piazza Borelli a Sersale.

Nella stessa giornata, con inizio alle ore 12, presso il Centro Orientamento Turistico, Legambiente siglerà con il Comune di Sersale una specifica convenzione che ha come obiettivo la promozione della "green community" delle Valli Cupe. Interverranno Francesco Falcone, presidente Legambiente Calabria, Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree protette di Legambiente, Giuseppe Bombino, presidente del Parco nazionale dell'Aspromonte e coordinatore di Federparchi-Calabria, Salvatore Torchia, sindaco di Sersale, Carmine Lupia, direttore della Riserva. È prevista la partecipazione del presidente della Regione on. Mario Oliverio.

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Legambiente - regionale e nazionale - d'intesa con la Riserva Valli Cupe annuncerà, nell'occasione, alcune iniziative dal forte impatto ambientale e culturale che avranno come scenario il sistema delle aree protette calabresi. La campagna "Carovana delle bellezze" è finalizzata a realizzare un viaggio a tappe per scoprire e raccontare le straordinarie ricchezze naturalistiche dei Parchi e delle Riserve della Calabria. Un viaggio che culminerà con la prima edizione di "Festambiente Calabria" da tenersi a settembre 2018 nella Riserva Valli Cupe e che sarà arricchito, con la partecipazione di esperti ed esponenti del mondo associazionistico e accademico, da incontri e dibattiti tesi a focalizzare i pregi e i punti di forza delle aree protette regionali, nonché da un corso di giornalismo ambientale da realizzare con l'Ordine dei Giornalisti.