‘Ndrangheta, estorsione a imprenditori per mantenere le famiglie dei detenuti: fermato 27enne a Lamezia Terme (Cz)

estorsione-soldi1Estorceva soldi a imprenditori, dopo aver inviato loro messaggi intimidatori, motivando le sue richieste con la necessità di mantenere le famiglie degli affiliati al suo clan detenuti. Questa l'accusa in base alla quale la squadra mobile di Catanzaro e agenti del locale commissariato di Polizia hanno eseguito a Lamezia Terme un provvedimento di fermo emesso dalla procura distrettuale antimafia di Catanzaro, a carico di Luigi Notarianni, 27 anni, lametino, affiliato come esponente di uno dei clan mafiosi operanti nella città della Piana. Deve rispondere di tentata estorsione, aggravata dalla metodologia mafiosa, ai danni di due attività imprenditoriale della citta' calabrese. Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, avrebbero permesso di accertare, che l'uomo, scarcerato per fine pena lo scorso 26 marzo e sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, avrebbe collocato bottiglie incendiarie e inviato cartucce e messaggi intimidatori alla sede di un'autocarrozzeria e di un esercizio per la vendita di articoli per la pesca allo scopo di costringere i titolari a versare somme di denaro a titolo estorsivo. Notarianni, compiute le intimidazioni, avrebbe contattato almeno uno degli imprenditori, chiedendo somme di denaro adducendo la necessità di sopperire alle esigenze dei familiari sottoposti a regime detentivo.

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Secondo la Polizia, il modus operandi sarebbe tipico di altri componenti la cosca di 'ndrangheta Giampà-Notarianni, di cui l'uomo farebbe parte, che, nel momento in cui hanno alternativamente goduto di periodi di scarcerazione, si sarebbero immediatamente adoperati nel realizzare attività estorsive nelle zone già in passato sottoposte al loro controllo criminale. In casa di Notarianni sono state, inoltre, rinvenute e sequestrate 50 dosi di cocaina per un peso complessivo di 26 grammi, nonche' 14.560 euro in banconote di diverso taglio. Da qui l'arresto anche per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L'uomo è ora nel carcere di Catanzaro. Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto di Catanzaro Giovanni Bombardieri e dal pm Elio Romano, con la supervisione del Procuratore Capo Nicola Gratteri. L'operazione rientra nei piani di repressione dei numerosi atti intimidatori verificatisi a Lamezia Terme ai danni di attività commerciali, anche in conseguenza dei mutati equilibri criminali dovuti alle numerose operazioni antimafia aiutate dal pentimento di elementi di vertice della malavita locale. (Agi)