Curinga (Cz), Monteleone (FI): “La politica non si trasformi in teatrini di piazza”

"Finalmente i toni si abbassano dopo l'animato confronto, organizzato dal sindaco di Curinga a Piazza San Francesco, tra il vicesindaco e un consigliere di opposizione". E' quanto afferma Marta Monteleone, vice coordinatrice regionale dei giovani di Forza Italia. "Tuttavia ancora l'amaro in bocca rimane ed è un fatto assolutamente comprensibile in un momento in cui i cittadini chiedono risposte ed il palcoscenico si trasforma letteralmente in un ring in cui nessuno può pensare di aver fatto bene. La storia politica amministrativa di Curinga è ricca di esempi positivi. In questa nostra comunità ci sono stati in passato confronti politici anche molto aspri ma tutto è sempre stato subordinato al bene di Curinga (ciascuno con le proprie idee) ed al rispetto dell'avversario. In molti, per esempio, ricordano e raccontano di scontri sui palchi e nei comizi cui seguiva sempre il saluto, il rispetto, il decoro delle relazioni personali e comunitarie".
"Quanto accaduto in Piazza San Francesco – osserva Monteleone - non è affatto all'altezza della storia ma anche del presente di Curinga. La politica non si trasformi in teatrini di piazza. Abbiamo, infatti, bisogno di comportamenti, impegni e scelte che siano solo orientate a trovare soluzioni il più possibile condivise rispetto ai tanti problemi che affliggono la comunità. Rispetto allo scontro consumatosi su quell' oramai famoso palco non ci interessa attribuire responsabilità o esprimere giudizi; ciò che importa ora è richiamare in ognuno, nessuno escluso, il senso di appartenenza alla comunità curinghese".

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"Occorre occuparsi - aggiunge Monteleone - di quello che i cittadini chiedono per le strade, sempre che qualcuno ancora le percorra: le prospettive che hanno perso forza; il rilancio del centro storico; lo stato di ordinarietà (pulizia, servizi, progettualità culturale); l'incentivo ad un maggiore dialogo tra Curinga e Acconia; la valorizzazione, attualmente un pò marginale, delle frazioni".
"Siamo consapevoli del fatto – sottolinea Monteleone – che i tempi per le amministrazioni comunali non siano facili ma la domanda che ci poniamo è molto semplice: se, nonostante le difficoltà, in moltissimi altri comuni esiste ed è visibile una vitalità che produce risultati perché a Curinga non può avvenire lo stesso? Pensiamo ci siano molte cose da correggere nello stile e nelle scelte amministrative ed esprimeremo le nostre idee ed i nostri progetti. D'altro canto – come è noto – si respira già aria di campagna elettorale e ciascuno sarà presto chiamato ad illustrare la propria idea di paese e di comunità. L'auspicio che facciamo però sin da subito a tutti è quello di evitare ed evitarci scene come quelle viste l'altra sera in Piazza San Francesco".
"Francamente, anche considerato il risalto dato alla vicenda dalla stampa, non ci abbiamo fatto una gran figura e sinceramente – continua - ci spiace che il nome di Curinga possa essere associato a queste spiacevoli situazioni. A tal proposito, per chiarire quanto divulgato su qualche social, si precisa che non esiste solidarietà a difesa delle parti interessate perché non può essere accettato questo modus di fare politica. Non è così che si esprimono le proprie idee. Non possono essere apprezzati i toni poco rispettosi che ledono il buon senso e che, soprattutto, non contribuiscano al bene del paese. Così non va, è tempo che a Curinga si inizi a ragionare, a confrontarsi ed a lavorare con un più forte spirito di coesione ed unità restituendole autorevolezza e dignità ripulendola da opportunismi".
"La politica – conclude è fedeltà di pensiero; le idee contano per quello che esprimono e non per quello che fanno guadagnare. Difendiamo con forza la democrazia, la partecipazione e la dignità del nostro paese".