Rifiuti, lavoratori impianto Daneco di Lamezia Terme in stato agitazione

I lavoratori dell'impianto per la raccolta dei rifiuti di San Pietro Lametino della Daneco hanno proclamato lo stato di agitazione. Ne dà notizia un comunicato della Rsu. "I lavoratori, dopo la nomina del curatore della società disposta dal Tribunale di Roma - si aggiunge nella nota - sono allarmati per il mancato pagamento della mensilità di luglio e della quattordicesima, a cui si aggiungono altre voci come i ticket mensa. Segnali evidenti di una situazione sempre più precaria che, fino al prossimo mese di ottobre, quando si deciderà su un eventuale fallimento della società, vede i lavoratori in una situazione di incertezza rispetto al futuro e di compromissione dei loro diritti. Il curatore ha dichiarato che non è di sua competenza decidere per quanto risale a prima del suo insediamento. Anche gli incontri con i rappresentanti della Regione, avvenuti nei giorni scorsi, si sono conclusi con una nulla di fatto, in linea purtroppo con quell'atteggiamento di indifferenza alle richieste e alle legittime aspettative dei lavoratori, che prosegue nei nostri confronti da ormai troppo tempo da parte dell'amministrazione regionale".

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"Nelle prossime ore le rappresentanze sindacali unitarie si riuniranno per decidere se attuare il fermo dell'impianto, consentendo soltanto il conferimento dei rifiuti 'speciali'. Una decisione che non vorremmo mai prendere, ben consapevoli dei disagi per tanti cittadini, ma che potrebbe rivelarsi necessaria per chiedere all'azienda e alla Regione una coerente assunzione di responsabilità". "Sul tema della gestione dei rifiuti - sostiene ancora la Rsu - la Regione non può più rinviare scelte strutturali, non pannicelli caldi, nell'interesse dei cittadini, dei lavoratori degli impianti calabresi e dell'intero sistema. Vogliamo continuare a svolgere il nostro servizio come lo abbiamo fatto fino ad oggi con serietà e professionalità".