Diga del Melito, Esposito: "Opera di straordinaria valenza"

"Pur senza voler entrare nel merito della vicenda giuridica, che proseguirà il suo iter nelle opportune sedi, non posso che accogliere con estremo favore la notizia della decisione con cui, nei giorni scorsi, la Suprema Corte di Cassazione, in accoglimento del ricorso proposto dal Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese contro l'impresa Astaldi Spa, ha cassato la sentenza della Corte di Appello di Roma, sfavorevole al Consorzio, rinviando ad un Collegio in diversa composizione, che dovrà decidere in applicazione dei principi di diritto sanciti nella sentenza". Lo afferma in una nota il consigliere regionale Sinibaldo Esposito.

--banner--

"Nella mia attività di consigliere regionale della Calabria - prosegue - ho sempre perorato, anche proponendo emendamenti al bilancio, la causa delle problematiche inerenti ai Consorzi di bonifica, che ritengo enti di importanza strategica per la tutela dei diritti dei proprietari terrieri e dei lavoratori e per la salvaguardia ed il rilancio del comparto ambientale ed agricolo. In tale ottica ritengo che, pur dovendosi ancora attendere la decisione finale sulla questione, tuttavia non possa non riconoscersi merito al presidente Grazioso Manno che, con tenacia e caparbietà, sta portando avanti una decisa azione legale per difendere la realizzazione della Diga sul fiume Melito che, ove realizzata, diventerebbe un'opera di straordinaria valenza per la risoluzione della atavica problematica dell'emergenza idrica che, in Calabria, tanto più nel periodo estivo, diventa allarmante ed insostenibile. Sono convinto che siffatta diga, collocata tra il mare e la montagna a pochi minuti da Catanzaro, per le sue imponenti dimensioni, che la renderanno una delle più grandi d'Europa, interconnessa con il sistema degli altri acquedotti e dighe, oltre a creare indotto lavorativo e beneficio per l'ambiente, permetterà di risolvere finalmente tutti i problemi di fornitura di acqua potabile delle città di Catanzaro, Lamezia e dei comuni del comprensorio, inoltre fornendo un importante contributo allo sviluppo dell'agricoltura. Il completamento della Diga sul Melito, quindi, appare ormai inevitabile, oltre che per le suddette ragioni, anche e soprattutto per non lasciare inutilmente sventrato un enorme porzione di territorio, compresa tra i Comuni di Gimigliano, Sorbo San Basile e Fossato Serralta e per evitare che i quasi 100 milioni di euro già spesi siano serviti soltanto a regalare alla Calabria l'ennesima opera pubblica incompiuta. Nel mio ruolo istituzionale, per quel che mi compete, sarò al fianco del Consorzio e dei numerosi Sindaci del territorio che, già nel 2014, firmarono una lettera di richiesta al Governo di sbloccare il cantiere della Diga". "Prescindendo dalle vicende giuridiche in corso - conclude Esposito - auspico che una vicenda così importante per l'intero territorio regionaletrovi piena convergenza politica tra Giunta e Consiglio, senza distinzione di colore politico, al fine di intraprendere un'azione sinergica volta ad ottenere il rifinanziamento della Diga sul Melito".