La sezione calabrese di Giustizia Giusta, il movimento fondato dal sen Mauro Mellini, trasmetterà al Ministero di Giustizia una relazione sugli abusi perpetrati dalle pubbliche amministrazioni e dagli operatori privati di servizi ( Poste, etc. ) che possono richiedere dati sensibili allo stesso Ministero ma che spesso vanno oltre i limiti imposti dalla legge.
"Il decreto ministeriale del 19 marzo 2014 , infatti, fissa i paletti precisi alle pubbliche amministrazioni che non possono chiedere notizie indiscriminate ma che devono effettuare ricerche definite "selettive".
Se, infatti, si richiedono precedenti penali essi devono essere congrui al procedimento .
La tracciabilità degli atti pone gli operatori della pubblica amministrazione e quelli privati in condizione di violazione delle disposizioni ministeriali .
Non è possibile chiedere informazioni che vadano al di là delle necessità e cioè un bando ( per le pubbliche amministrazioni ) o procedimenti amministrativi per gli operatori di servizi".
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"Riceviamo, invece, notizie di abusi , effettuati soprattutto dai Comuni calabresi , i cui responsabili del servizio di sicurezza e di trasparenza sono a forte rischio di sanzione amministrativa e pecuniaria .
Per un imprenditore , che ha partecipato a una procedura di appalto, è stata chiesta la visura contenente una condanna minore ( reato politico estinto 9 nonostante non avesse alcun'attinenza con la legge in esame( d.lvo 50/216 , art 80 ) .
Il rispetto delle garanzie di ognuno e del diritto all'oblio non può essere in alcun modo calpestato".