Istituto di vigilanza Catanzaro: l’Usb incontra il vescovo Bertolone

avvocato costituito Janfer Critelli in merito alla vicenda vigilanza diurna e notturna di Catanzaro.

"Il vescovo ha voluto udire le motivazioni, le ragioni per cui ci siamo rivolti alla curia su materie del lavoro.
Abbiamo esposto pedissequamente tutte le prevaricazioni, le angherie che questi lavoratori subiscono giornalmente da una azienda che si regge solo ed esclusivamente sull'astio verso i dipendenti e su contestazioni disciplinari dalla mattina alla sera.
Abbiamo fatto rilevare che trattasi di lavoratori impegnati in tutte le ore del giorno ed in tutti i giorni dell'anno, -quando tutti riposano questi lavoratori sono in mezzo alle strade a tutelare l'incolumità pubblica privata ed i beni di questa città".

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"Abbiamo evidenziato come ininterrottamente avvengono violazioni dei diritti sindacali e personali che destabilizzano l'ambiente lavorativo, e la non curanza dell'azienda che cerca di reprimere il dissenso non pagando i lavoratori, trasferendoli da una provincia all'altra, non pagando il dovuto trattamento di fine rapporto, dopo averlo trattenuto per anni e non versa al fondo pensioni il dovuto, quindi non accumulando un bel nulla.
Ma soprattutto si è sottolineato il totale asservimento degli altri sindacati all'interno dell'azienda appecoronati al volere del loro padrone, firmano sogghignando accordi per togliere altri pezzi di diritto ai lavoratori, schierati in modo unilaterale con chi li foraggia attraverso accordi bilaterali con gli stipendi dei lavoratori.
Abbiamo evidenziato il dossier presentato alla Prefettura locale con la raccolta di tutte le malefatte- dai licenziamenti alle mancate retribuzioni, alla impossibilità di disporre di permessi previsti dalla legge, al fatto di essere impossibilitati pure di fruire del diritto inalienabile delle ferie!!
Ma l'incontro con il vescovo di Catanzaro è servito al disopra di tutto, per mettere in rilievo il disagio famigliare che si è creato in questi nuclei, una tendenza una azione giornaliere da parte dell'azienda ad emarginare famiglie socialmente inserite e fortemente coese che si stanno lacerando per incapacità di gestione del lavoro.
Senza contare che questo disagio famigliare si trasla a livello adolescenziale dove i figli sono privati dei minimi sostenimenti per mancanza di reddito, mentre l'azienda ostenta opulenza, famiglie intere segnate da lacerazioni e divisioni che sgretolano quanto sostenuto dal papa in materia di famiglie unite nella piena potestà.
Il vescovo da parte sua ha espresso solidarietà e sostegno ai lavoratori con l'avviso di intervento presso le autorità che devono vigilare se ancora oggi sussistono le condizioni di regolarità gestionale di questa azienda".