Protesta dei vigilanti a Catanzaro, delegazione lavoratori è in Prefettura

E' ancora in corso la manifestazione dei lavoratore della Vigilanza Diurna e notturna di Catanzaro aderenti al sindacato USB.

Dalle 10,00 di questa mattina, infatti, un nutrito gruppo di lavoratori si trova davanti la sede dell'azienda, in via Molè, per protestare contro i mancati pagamenti, contro le vessazioni nei confronti dei lavoratori che hanno aderito alla USB, contro i continui sopruso messi in atto dall'azienda.

In questo momento, una delegazione di lavoratori è stata ricevuta in Prefettura dal Capo di Gabinetto, al quale stanno esponendo le criticità e chiedendo interventi a garanzia del loro futuro e di quello delle loro famiglie.

"Noi siamo i vigilanti, siamo i lavoratori che vedete in mezzo le strade la notte, il giorno, le domeniche e durante tutte le feste, ci siamo ispirati alla canzone per dare un senso a quello che accade in questa azienda per noi della vigilanza diurna e notturna:

ü l'azienda rifiuta il confronto con USB, malgrado abbiamo la rappresentatività aziendale, "Non vi desideriamo al tavolo", la risposta, chissà perché? (Anche alla SACAL ci dicevano la stessa cosa, abbiamo visto a furia di denunce della USB, come è andata a finire!!!!)

ü l'azienda non solo non riconosce neanche i dirigenti sindacali aziendali da noi nominati, ma li "massacra": uno licenziato con una indagine di investigatori privati!! - altri spostati d'ufficio in varie parti della regione con propria vettura (come fosse un obbligo avere la vettura personale ), senza, ovviamente, alcun riconoscimento a indennità di missione o trasferta;

ü l'azienda non solo ignora i tentativi di conciliazione del Prefetto di Catanzaro da noi incontrato più volte per denunciare le illegalità che accadono, ma attua impunemente altre rappresaglie contro i nostri lavoratori, con turni di servizio confezionati dai sindacati gialli al momento e secondo "simpatie"

ü l'azienda ignora i richiami dell'ispettorato del lavoro da noi incontrato per segnalare le inadempienze nei confronti dei lavoratori, così come le vessazioni e minacce;

ü l'azienda non paga gli stipendi ai lavoratori per mesi interi, (però sono capaci di licenziare in due giorni), né riconosce il TFR per chi va in pensione;

ü l'azienda non paga tredicesima e quattordicesima, questo anche grazie all'accordo dei sindacati gialli, che con un colpo di bacchetta magica, le hanno spalmate, come la nutella, in più rate....;

ü L'azienda, ultima ciliegina, come già detto, ha trasferito in blocco in altra provincia i lavoratori aderenti a USB, benché le commesse lì siano quasi zero

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Quello che succede in questa azienda riguarda tutti noi cittadini, perché oltre al calpestamento di qualsiasi principio democratico (dipendenti trattati alla stregua di animali), questi lavoratori, che sono chiamati a tutelare i cittadini e gli imprenditori, sono sottoposti dai comportamenti dell'azienda a stress psicologici inauditi.

Insomma, la nostra tranquillità è affidata ad un'azienda, costruita con la complicità dei sindacalisti che hanno ormai paura anche di alzare troppo la voce e che l'unica cosa che riescono a trasmettere ai lavoratori è solo la rassegnazione, che impunemente ed insensibile a qualsiasi regola democratica, calpesta la dignità dei lavoratori.

Per questo chiamiamo tutti i cittadini democratici, a sostenere la battaglia di USB e dei lavoratori della vigilanza, consapevoli che, fino a quando, non riusciremo davvero a farci sentire, questa azienda continuerà indisturbata nel suo percorso di alienazione dei diritti e del lavoro". Lo scrive l'Usb di Catanzaro.