Corap, Magno: “Basta ritardi, la riforma risale alla precedente legislatura. Puntare sull’area industriale di Lamezia”

“Apprendo con particolare favore la notizia che il Corap, l’Ente Regionale che ha accorpato i consorzi industriali delle cinque province calabresi, finalmente inizia a muovere i suoi primi passi. Solo pochi giorni fa, infatti, è avvenuta la sua presentazione ufficiale”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Mario Magno. “La riforma che ha accorpato i consorzi industriali - aggiunge Magno - è stata effettuata nella precedente consiliatura e solo oggi, a causa degli atavici e cronici ritardi che investono l’attuale esecutivo regionale a tutti i livelli, si è arrivati a parlare di prospettive future e della probabile definizione del piano industriale del Corap”.

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“A causa di questi ritardi - prosegue - la situazione dei lavoratori si è particolarmente aggravata. I dipendenti dell’ex Asi di Reggio Calabria non percepiscono gli stipendi da 14 mesi. Inammissibile calpestare la loro dignità e i loro diritti. Né tantomeno il Commissario straordinario può scaricare la responsabilità di quanto sta accadendo sulle gestioni passate per nascondere i ritardi e le inadempienze di oggi. Basti pensare che dopo due anni e mezzo di governo regionale di centrosinistra non sono state definite le cariche del Corap, la sua organizzazione generale ed il piano industriale”.

“Spero che da oggi - sottolinea il consigliere regionale - possa iniziare un nuovo cammino che valorizzi in modo particolare l’area industriale di Lamezia Terme, inserita tra quelle di crisi non complessa e una delle più grandi dell’intero Mezzogiorno. Da questo territorio possono partire reali prospettive di sviluppo insieme a quello di Gioia Tauro e del retro porto, specie se viene istituita la Zes. Quando si fanno gli interessi della collettività la collaborazione tra le istituzioni non può che essere doverosa e opportuna”. Infine l’on. Magno si rivolge al Presidente Oliverio e all’Assessore Barbalace: “La legislatura è ormai arrivata al giro di boa. Chi è stato chiamato a governare deve dare risposte ai cittadini con azioni concrete e senza ricorrere a sterili e pretestuose polemiche”.