La Cardiologia universitaria di Catanzaro è tra le prime in Italia per il trattamento percutaneo della valvola mitrale

medici500"La cardiologia universitaria di Catanzaro è tra le prime in Italia e l'unica in Calabria per il trattamento percutaneo della valvola mitrale". E' quanto emerso, è scritto in una nota, in occasione della presentazione, avvenuta venerdì scorso alla "Leopolda" di Firenze, alle autorità regolatorie italiane dei dati di attività dei centri italiani di cardiologia interventistica. "Il progetto Gise - ha affermato Giuseppe Musumeci, presidente della Società italiana di cardiologia interventistica (Gise) - ha preso vita grazie alla sempre maggiore consapevolezza di come l'efficacia dell'assistenza sanitaria non sia una sfida che possa essere affrontata esclusivamente sul piano clinico: è la governance dell'intero percorso sanitario, oggi, a determinare il successo di un modello di welfare sanitario innovativo e veramente efficace". Tra i dati presentati relativi alla Regione Calabria, è scritto nella nota, "hanno riscontrato un grande interesse sia i dati sull'angioplastica coronarica, ma, soprattutto, i dati sulla vera innovazione della cardiologia e cioè sugli interventi di riparazione delle valvole cardiache senza l'utilizzo del bisturi. Il Centro cardiologico dell'Università di Catanzaro ha introdotto per primo in Calabria la Tavi, cioè l'impianto di una valvola aortica percutanea, ed è l'unico Centro nella Regione ad effettuare la riparazione percutanea della valvola mitralica. Inoltre i dati sull'attività dei centri italiani hanno posizionato la Cardiologia universitaria calabrese al quarto posto come numero di procedure effettuate".

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"Per me - ha sostenuto Ciro Indolfi, direttore della cattedra di Cardiologia e presidente eletto della Società italiana di cardiologia - è un gran piacere vedere crescere sempre di più la Cardiologia del Campus dell'Università di Catanzaro. I dati presentati a Firenze confermano gli ottimi risultati ottenuti in questi anni in una regione difficile nella quale, con impegno ed ingegno, è possibile ottenere gli stessi risultati ottenuti nei grandi centri del nord Italia. E' doveroso un ringraziamento al Commissario e alla Direttrice Sanitaria dell'Azienda Materdomini che ha creduto nell'innovazione e nel progetto cardiopatie strutturali, ai miei collaboratori, in particolare a Annalisa Mongiardo, project leader della Clip mitralica, che con entusiasmo affrontano le quotidiane difficoltà cliniche, agli anestesisti e ai cardiochirurghi e a tutto l'heart team". "Per la cardiologia, anche per procedure innovative come il trattamento percutaneo della valvola aortica o della valvola mitralica - conclude la nota - non è più necessario emigrare visto che gli stessi, o migliori, risultati possono essere ottenuti in Calabria presso la Cardiologia del Campus universitario catanzarese".